CAPITOLO 8 - ANALISI TECNICA MULTIPLA
8.2.1 Medie mobili (Moving Avarages)
Le serie storiche di dati economici risultano generalmente inficiate da componenti erratiche
che contribuiscono ad occultare il sottostante andamento tendenziale del fenomeno oggetto
d'analisi. Il problema dell'eccessiva irregolarità della serie temporale può
essere risolto attraverso il noto procedimento statistico di perequazione per medie mobili,
che consente di restituire alla serie maggiore continuità.
L'analisi tecnica si avvale di questo strumento statistico sia per regolarizzare la serie
temporale, processo conosciuto come
smoothing, sia per individuare segnali operativi di
gestione di posizioni speculative.
A questo scopo sono utilizzate perequazioni per medie mobili semplici, per medie mobili
ponderate e per medie mobili esponenziali; in questa sede eviteremo di menzionarne i metodi di
calcolo, che comportano elaborazioni piuttosto semplici. Ci basta ricordare che le medie
ponderate ed esponenziali seguono molto più da vicino l'effettiva serie storica dei
prezzi, in quanto attribuiscono maggiore importanza alle ultime quotazioni registrate in
ordine di tempo. L'operazione preliminare per l'utilizzo della media mobile riguarda la
definizione di un intervallo di perequazione, cioè il dominio o
span della media;
questo intervallo è in grado di stabilire la maggiore o minore reattività della media
alle variazioni insite strutturalmente nella serie storica osservata. L'individuazione del
dominio ottimo di una media mobile rappresenta il momento d'analisi cruciale per lo sviluppo
di un efficiente sistema operativo. Deve essere considerata innanzitutto la particolare
variabilità della serie storica analizzata, che è sempre caratterizzata da
peculiarità evolutive certamente non sfruttabili con modalità standardizzate; in
secondo luogo deve essere individuato l'orizzonte temporale entro il quale attivare gli
interventi speculativi: analisi di breve periodo richiederanno certamente un dominio più
ridotto, che si esprime in un'immagine grafica molto prossima all'effettiva serie di prezzo. I
numeri classici utilizzati dagli analisti sono 9, 20, 25, 50, 90, 200; vengono altresì
impiegati i numeri della serie di Fibonacci, cioè 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144. Un
criterio più scientifico consiste invece nell'ottimizzare il dominio della media mobile
per la specifica serie storica oggetto d'analisi, sulla base della perequazione che in passato
ha assicurato il miglior risultato operativo; tale aspetto verrà approfondito nel
capitolo riguardante i sistemi di
trading automatici.
Le strategie operative suggerite dall'impiego di medie mobili possono derivare in primo luogo
dall'interazione tra una o più medie mobili ed il movimento dei prezzi di mercato; in
secondo luogo da sistemi basati su indicatori costruiti a partire da elementari elaborazioni
effettuate sulle medie mobili, che saranno esaminate nei prossimi paragrafi.
Figura 8.8 : Quotazioni del titolo Fiat e Media Mobile a 25 giorni.
Prima di procedere con l'analisi dei tipici interventi operativi sul mercato, va precisato che
lo strumento delle medie mobili, di ottima affidabilità nelle fasi di
trending, diventa
particolarmente vulnerabile nelle situazioni caratterizzate da tendenza indefinita (
congestion phases); in questi casi esso tende a generare falsi segnali d'inversione
perché i prezzi non esprimono più una precisa direzionalità, mentre la
media mobile, incorporando un fisiologico ritardo, continua ad evidenziare una componente di
tendenza.
La procedura finalizzata al sistematico raffronto tra le serie storica di prezzi e la media
mobile per la gestione operativa di posizioni speculative prevede l'osservanza di due semplici
regole: assumere posizioni lunghe se il movimento ascendente dei prezzi viola dal basso verso
l'alto la media mobile; liquidare le posizioni lunghe ed assumere posizioni corte se il
movimento discendente dei prezzi viola dall'alto verso il basso la media mobile.
Nella figura 8.8 è rappresentato l'andamento delle quotazioni del titolo Fiat e la
corrispondente media mobile a 25 giorni; le freccette rivolte verso l'alto stanno ad indicare
l'apertura di posizioni lunghe, mentre naturalmente le freccette rivolte verso il basso la
chiusura dell'operazione precedente e l'apertura di una posizione corta. Si nota subito come
lo strumento della media mobile dia eccellenti risultati nella fase di mercato
trending,
permettendo di sfruttare pressoché totalmente il poderoso rialzo del 100% avvenuto
nell'arco di sei mesi; tra l'altro l'analisi
candlestick poteva far dubitare dei falsi
segnali di uscita dalla posizione del gennaio e marzo 1994, in quanto in entrambe le situazioni
presero forma candele affini ad
hammers, che notoriamente hanno implicazioni
bullish
.
Allo stesso modo si nota nella figura che lo strumento della media mobile, durante la fase di
congestione successiva al rialzo, non è in grado di fornire gli stessi brillanti
risultati, anche se non incorre in perdite; questo aspetto conferma il concetto teorico
espresso in precedenza e cioè della caratteristica di
trend following tool della
media mobile e della sua inaffidabilità nelle situazioni di
congestion market.
L'impiego di una sola media mobile può richiedere l'utilizzo di alcuni accorgimenti,
oltre a quello di stabilire il dominio ideale, finalizzati a ridurre i rischi connessi ai
frequenti falsi segnali (
whipshaw), che peraltro si verificano più spesso, come
si diceva sopra, nelle fasi di
trading market.
È dunque consigliato innanzitutto attendere che le eventuali perforazioni siano
determinate da prezzi di chiusura e non semplicemente da violazioni prodotte da massimi o
minimi di mercato.
In secondo luogo è opportuno pretendere che il movimento di mercato sviluppi una
violazione della media mobile per una quota prefissata e calibrata in base alla
variabilità della serie osservata. Si tratta sostanzialmente di apporre un filtro
verticale, in modo da costituire delle vere e proprie bande, la cui evoluzione segue in modo
concordante l'evoluzione della media mobile
1.
In terzo luogo è possibile una triplice perequazione per media mobile, a carico dei
prezzi massimi, minimi e di chiusura. In questo modo è possibile identificare ideali
livelli di supporto (media mobile dei
low price) e di resistenza (media mobile degli
high price), adottando la seguente strategia operativa: acquistare su violazione della
high moving average da parte del movimento ascendente dei prezzi; liquidare le posizioni
lunghe su violazione della media mobile dei prezzi di chiusura da parte del movimento
discendente di mercato; assumere posizioni corte su violazione della
low moving average
da parte del movimento declinante dei prezzi; liquidare le posizioni corte su violazione della
media mobile dei prezzi di chiusura da parte del movimento ascendente di mercato.
Infine è possibile il posizionamento avanzato della media mobile dei prezzi di chiusura;
i segnali operativi si determinano quindi solo in occasione della perforazione di dati mediati
e proiettati in avanti. Questa tecnica è denominata di filtro orizzontale.
Al termine dell'elenco di questi quattro accorgimenti che consentono di limitare fortemente il
rischio connesso al verificarsi di falsi segnali, va ricordato peraltro il
trade-off
esistente tra prudenza e tempestività: una maggiore attesa prima dell'implementazione
della strategia operativa implica necessariamente una riduzione dei potenziali profitti
derivanti da operazioni di
trading efficacemente segnalate, tanto più che la
media mobile è per definizione ritardata rispetto al movimento di mercato.
Il sistema operativo sopra illustrato si basa quindi sostanzialmente sull'interazione tra la
serie storica di prezzo ed una media mobile di dominio opportunamente determinato; un
possibile arricchimento della strategia operativa consiste nel prendere in considerazione
un'ulteriore media mobile caratterizzata da un diverso
span. In particolare può
essere vantaggioso elaborare una media mobile lenta, calcolata dunque su ampio dominio,
finalizzata all'evidenziazione della tendenza di fondo ed una media mobile veloce per
l'attivazione dei segnali operativi.
Questo è proprio il metodo di
trading con le medie mobili utilizzato dai
giapponesi, che definiscono
golden cross il superamento della media lunga da parte di
quella a breve dal basso verso l'alto, mentre è detto
dead cross la stessa
perforazione dall'alto verso il basso
2.
Figura 8.9 : Titolo Banca di Roma e Medie Mobili a 9 e 25 giorni.
Concludiamo il paragrafo dedicato alle medie mobili presentando brevemente una particolare
elaborazione proposta recentemente da due analisti americani
3. Tale approccio innovativo, denominato
Variable Index
Dynamic Average, consiste nel calcolare una media mobile esponenziale a parametro dinamico,
che dipenda cioè da un'altra variabile di mercato; la novità sta proprio nel non
considerare più fisso e immutabile lo
span della media mobile.
L'idea chiave che giustifica la variabilità del parametro è la maggiore
approssimazione alla serie storica della sua perequazione, ottenuta in due modi: riducendo il
dominio della media mobile con il crescere della volatilità e allo stesso modo
allungandolo con la diminuzione della volatilità. Rendendo automatici questi cambiamenti
la media mobile può adattare autonomamente il suo dominio in risposta all'azione di
mercato.
Gli stessi autori propongono di far dipendere il dominio della media mobile non solo da un
indice di volatilità, come potrebbe essere semplicemente lo scarto quadratico medio, ma
anche da un indice di
momentum 4 oppure dal
coefficiente di determinazione R2, a seconda di quello che si adatta meglio al mercato oggetto
d'analisi.
Questa procedura di modifica della media mobile dovrebbe garantire maggiore affidabilità
della stessa anche nei periodi di
congestion market, in quanto il dominio subirebbe in
tali situazioni un incremento tale da rendere meno frequenti i falsi segnali.
1 Uno strumento peculiare, che si differenzia però dalle bande parallele alla media mobile, è costituito dalle cosiddette Bollinger Bands; queste si disegnano attorno ad una media mobile delle quotazioni, con un andamento dipendente dalla volatilità e misurato dallo scarto quadratico medio. A questo proposito si veda il paragrafo dedicato a John Bollinger in Pring M.J. Analisi tecnica dei mercati finanziari (1995).
2 Nison S., Beyond Candlesticks, Wiley & Sons (1994).
3 Tushar S. Chande Stanley Kroll, The New Technical Trader, Wiley and Sons, New York (1994).
4 A questo proposito si veda nel paragrafo dedicato agli oscillatori l'indicatore Rate Of Change.