L’ultima emissione di BNP Paribas è dedicata ai certificati cash collect che si caratterizzano per la barriera profonda (low barrier) e per la possibilità che l’emittente rimborsi in anticipo rispetto alla naturale scadenza (callable).
Un esempio è il certificato “Low barrier cash collect callable” con isin NLBNPIT2CPQ9 che è stato costruito su un paniere di titoli appartenenti al settore bancario Unicredit, Intesa Sanpaolo e Banco BPM.
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Entrando nel dettaglio del prodotto:
-Il nome commerciale è “low barrier cash collect callable”
-l’Emittente è BNP Paribas
-Il codice isin è NLBNPIT2CPQ9
-Obiettivo finanziario: entrata periodica, rendimento e recupero delle minusvalenze
-Tipologia: capitale condizionatamente protetto
-La scadenza naturale è prevista il 19 gennaio 2028, salvo che l’emittente non decida di richiamare il certificato anticipatamente rispetto alla sua naturale scadenza
-Il prodotto è quotato sul mercato Sedex di Borsa Italiana
-Il sottostante è costituito da un paniere composto da un paniere di titoli appartenenti al settore bancario: Unicredit, Intesa Sanpaolo e Banco BPM
-Lo Strike è posto rispettivamente a 3,968 per Intesa Sanpaolo, a 7,816 per Banco BPM e a 40,595 per Unicredit
-La barriera, che è “discreta” ed è posta al 50% per cui regge un ribasso del 50% del sottostante “worst of”
-I livelli della barriera sono posti rispettivamente a 1,984 per Intesa Sanpaolo, a 3,908 per Banco BPM e a 20,2975 per Unicredit
-La struttura cedolare è quella classica di un cash collect con cedola condizionata
-L’importo della cedola ammonta al 0,93%
-La frequenza di pagamento della cedola è mensile per cui il flusso cedolare potenziale annuo ammonta al 11,16%
-Tutte le cedole godono dell’effetto memoria
-A partire dalla data di rilevazione di luglio 2025 è prevista l’opzione “callable” in base alla quale l’emittente ha il diritto, ma non l’obbligo, di richiamare il certificato a sua discrezione. In questo caso, il certificato mantiene la protezione del capitale, rimborsa il 100% del valore nominale e paga l’ultima cedola e, grazie all’effetto memoria, anche le cedole eventualmente dovute
-Le cedole e le eventuali plusvalenze di prezzo (differenza positiva tra il prezzo di acquisto e quello di vendita o di rimborso) costituiscono “reddito diverso” per cui possono essere utilizzati per recuperare eventuali minusvalenze pregresse.
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Analisi della struttura del certificato
In occasione della prime cinque date di rilevazione (da febbraio a giugno 2025, compresi) non sarà attiva l’opzione callable per cui un investitore potrà trovarsi di fronte a due scenari:
-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: il certificato paga la cedola dello 0,93% (grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente) e si va alla successiva data di rilevazione;
-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto alla barriera: il certificato non paga la cedola, che gode dell’effetto memoria, e si va alla successiva data di rilevazione.
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A partire dalla sesta data di rilevazione (luglio 2025) e fino a scadenza si attiva l’opzione callacle per cui si potranno verificare tre scenari:
-l’emittente decide di richiamare il certificato: in questo caso scatta il certificato rimborsa in anticipo, mantenendo la protezione del capitale e rimborsando il 100% del valore nominale di emissione (100 euro), e pagando la cedola dello 0,93% (grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente);
-l’emittente non richiama e tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore rispetto alla barriera: in questo caso il certificato resta in vita, paga la cedola dello 0,93% (grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente) e si va alla data di rilevazione successiva;
– l’emittente non richiama e almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto alla barriera: in questo caso il certificato resta in vita, non paga la cedola, che però non è automaticamente persa in quanto gode dell’”effetto memoria”, e si va alla successiva data di rilevazione.
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Salvo richiamo anticipato (attivazione dell’opzione callable), questi tre scenari si verificheranno ad ogni data di rilevazione fino alla naturale scadenza nel gennaio 2028.
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A scadenza si potranno verificare due scenari:
-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: in questo caso il certificato mantiene la protezione del capitale, rimborsa il 100% del valore nominale di emissione e paga la cedola dello 0,93%, oltre alle eventuali cedole precedentemente non erogate, grazie all’effetto memoria;
-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore alla barriera: in questo caso il certificato perde la protezione del capitale e rimborsa la performance negativa del sottostante. Entrando nello specifico, per calcolare il prezzo di rimborso in caso di evento barriera, si prende a riferimento il sottostante worst of (quello che durante la vita del certificato ha realizzato la performance peggiore) e si applica la formula (prezzo finale / Strike) * 100.
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Per completare la descrizione, inserisco l’analisi di scenario a scadenza, tratta dal servizio Cedlapro, in cui si evince come questo certificato permetta di offrire un rendimento positivo anche a fronte di un ribasso del 50% del sottostante worst of.
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Se desideri conoscere gli altri certificati di queste emissione che presentano questa struttura cedolare ma che sono costruiti su altri panieri di azioni, puoi cliccare su questo link
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Gabriele
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