Un Low Barrier in corsa per un posto in portafoglio

Pierpaolo Scandurra Pierpaolo Scandurra - 13/04/2023 12:29

Il nuovo Phoenix Memory di BNP Paribas offre un rendimento superiore all’1% mensile, fino al -60% di tre azioni automotive.

 

Continuiamo a parlare anche questa settimana di certificati caratterizzati da un marcato profilo difensivo, introducendo uno dei nuovi prodotti “Low Barrier” emessi da BNP Paribas, laddove con questa denominazione abbiamo oramai imparato ad individuare i prodotti che presentano una barriera particolarmente profonda ( dal 50% in giù ) , senza ulteriori opzioni difensive all’interno della struttura; nonostante la forte vena conservativa del certificato, il rendimento è comunque di tutto rispetto, avvicinandosi, come vedremo più nello specifico tra poco, al 13% annualizzato. Il basket sottostante può essere definito settoriale, contenendo due colossi dell’automotive a stelle e strisce, Ford e General Motors, che presentano tra loro una forte correlazione negli ultimi due anni (coefficiente di correlazione pari a 0,85 circa) insieme a Pirelli, storico produttore italiano di pneumatici ed attuale fornitore di gomme per le monoposto di Formula 1 (dove è fornitore unico), GranTurismo, Superbike e rally.

Come accennato, il punto forte del certificato risiede nel posizionamento particolarmente difensivo delle barriere; nello specifico, le azioni Ford e General Motors hanno avuto un andamento piuttosto simile negli ultimi anni (come testimoniato peraltro dall’elevato coefficiente di correlazione che le caratterizza): dopo il tonfo generalizzato di marzo 2020, i due titoli azionari sono stati protagonisti di un recupero poderoso, arrivando addirittura a quintuplicare le proprie quotazioni se prendessimo come riferimento i minimi ed i massimi relativi. Un movimento così violento è spiegabile soltanto in parte dai fondamentali in ripresa dopo un 2020 molto difficile, con una buona fetta di rialzo che invece è (probabilmente) imputabile agli entusiasmi circolati intorno alla svolta delle auto elettriche: i due titoli hanno scambiato per qualche mese a multipli evidentemente fuori portata per business così maturi, prima di un riassorbimento abbastanza repentino delle quotazioni, tornate su livelli decisamente più fair (Ford presenta attualmente EV/EBITDA pari a 2,7x, GM addirittura 2,1x). Questa profonda correzione ha permesso di piazzare le barriere decisamente in profondità: su Ford a 5,07$, su GM a 14,50$, in entrambi i casi in prossimità dei minimi pandemici; su Pirelli ci limitiamo invece a dire che la barriera è posta ad 1,85€, ben al di sotto dei minimi storici del titolo (intorno ai 3 euro).

Tornando alle caratteristiche del certificato analizzato, il Phoenix Memory (ISIN: XS2491758970) emesso da BNP Paribas presenta barriera capitale fissata al 40% dei prezzi di riferimento iniziali, prevedendo il pagamento di premi condizionati (trigger premio posto anch’esso al 40% dei rispettivi strike price) pari all’1,06% mensile (12,72% p.a.), con durata pari a circa tre anni e la possibilità, a partire dalla data di osservazione del 3 ottobre 2023 e per le successive date a cadenza mensile, di rimborso anticipato del valore nominale, pari a 100 euro, qualora tutti i titoli rilevino al di sopra del 100% dei rispettivi strike price (il trigger autocallable è fisso). Qualora si giunga alla data di osservazione finale del 7 aprile 2026 senza che il certificato sia stato richiamato, il prodotto rimborserà il proprio valore nominale, oltre ad un ultimo premio pari all’1,06%, qualora Pirelli, titolo peggiore che attualmente compone il paniere (al 98,51% dello strike price) non perda un ulteriore -59% circa dalla quotazione corrente. Al di sotto del livello barriera il valore di rimborso del certificato verrà invece diminuito della performance negativa del titolo worst of, che verrà calcolata partire dallo strike price.

Il certificato è quotato sul Cert-X ad un prezzo lettera di poco inferiore alla parità, con un rendimento complessivo ottenibile dall’investitore pari al 38,5% in tre anni (12,8% circa su base annua), in caso di mantenimento della barriera a scadenza.

 

 

Date le caratteristiche particolarmente difensive, associate a un rendimento superiore all’1% mensile, il certificato descritto è stato inserito all’interno del “Portafoglio Modello” che Certificati e Derivati ha lanciato negli scorsi giorni. Il servizio prevede la pubblicazione totalmente gratuita di un’asset allocation settoriale, da implementare con i certificati selezionati dall’Ufficio Studi. 

Per maggiori informazioni si rimanda al sito www.certificatiederivati.it 

Report a cura di Pierpaolo Scandurra

 

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