Tutto e subito finchè il sentiment è così positivo

Pierpaolo Scandurra Pierpaolo Scandurra - 07/03/2024 13:17

Una struttura targata Vontobel che esalta la possibilità di un rapido rimborso, promettendo un rendimento potenziale del 15,6% in appena tre mesi

Tra le strutture che hanno riscosso maggior successo sul mercato dei certificati in questo inizio di 2024 troviamo i cosiddetti “Fast”, ossia prodotti che puntano ad un autocall immediato (o comunque a pochissimi mesi dalla propria emissione) per andare ad incassare un veloce guadagno e reinvestire a stretto giro il capitale. Ovviamente, la popolarità di questi certificati è stata fortemente favorita dai mercati che continuano ad essere rialzisti, agevolando non poco questo tipo di operazioni, e dai generosi dividendi staccati dai titoli bancari, che si prestano ad essere i sottostanti perfetti per queste strutture. Dulcis in fundo, l’inserimento pressoché immediato di finestre autocall già a partire dai primi mesi di vita, se da un lato aumenta la probabilità che il certificato richiami prima della naturale scadenza, finanziariamente aumenta anche la probabilità che il certificato vada a staccare un ammontare molto più ridotto di cedole, risultando, a parità di altre condizioni, in un flusso cedolare più alto.

La struttura che stiamo per descrivere non fa altro che esasperare al massimo livello possibile questo concetto, andando a proporre un maxi-premio iniziale (già dopo un mese di vita) e puntando ad un autocall veloce dopo appena tre mesi dall’emissione: l’obiettivo è dunque quello di acquistare il certificato nei pressi del nominale, incassare il ricco premio e vedersi rimborsare quanto prima il prodotto (alle successive date di rilevamento la cedola è praticamente nulla e pari allo 0,01%). Nello specifico, il certificato è il Cash Collect Memory Maxi Coupon targato Vontobel (ISIN DE000VD0TYC5), la cui caratteristica principale risiede appunto nello stacco di un premio iniziale pari al 18% del valore nominale (trigger premio posto al 60% degli strike) e successivamente premi mensili a memoria pari allo 0,01%. Il basket sottostante è composto da STMicroelectronics (Euronext Paris), Banco BPM, Eni e Moncler, con la possibilità, a partire dalla data di osservazione del 27 maggio 2024 e per le successive date a cadenza mensile, di rimborso anticipato del valore nominale, pari a 100 euro, qualora tutti i titoli rilevino al di sopra del 95% dei rispettivi strike price (il trigger autocall è fisso).

In particolare, il trigger autocall su Banco BPM è fissato a 5,182 euro, con il titolo che scambia attualmente in prossimità dei 5,55 euro. Attenzione però, l’istituto bancario staccherà in data 22 aprile 2024 (dunque prima della prima rilevazione) un dividendo pari a 0,56 euro: il prezzo ex-cedola del titolo sarebbe dunque attualmente pari a circa 5 euro, dovendo dunque “recuperare” il 3% circa. Dividendi decisamente meno corposi saranno staccati anche da Eni (0,24 euro, pari a meno del 2% in termini di dividend yield) e da STM (0,055 euro, 0,15% in termini di dividend yield) il prossimo 18 marzo e da Moncler (1,15 euro, 1,72% in termini di dividend yield) il 20 maggio. Qualora dovesse andare a segno il rimborso alla prima data utile, il rendimento sarebbe dunque pari al 15,6% in appena tre mesi, diminuendo progressivamente in termini annualizzati all’aumentare della vita utile del certificato: in caso di arrivo alla scadenza di agosto 2026 si scenderebbe fino al 6,4% (qualora tutti i titoli rilevino al di sopra delle rispettive barriere, poste al 60% degli strike), anche considerando il prezzo di acquisto leggermente (e fisiologicamente) al di sopra della pari.

Un prodotto che è infine utile anche per la compensazione delle minusvalenze, grazie al maxi-premio del 18%, soprattutto per coloro che detengono il proprio dossier titoli presso un intermediario che adotta la c.d compensazione immediata, grazie alla possibilità di compensare direttamente plusvalenze, minusvalenze e premi periodici incassati, rientrando tali proventi nella categoria dei redditi diversi.

Report a cura di Pierpaolo Scandurra
www.certificatiederivati.it

 

 

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