S&P500 E VIX - FOCUS SULLE MOVIMENTAZIONI MONETARIE

Bruno Nappini Bruno Nappini - 14/03/2023 09:13

14 marzo 2023

In questo articolo andremo ad analizzare come si sono mossi gli operatori dello specialistico mercato delle opzioni durante questa fase ribassista causata dal crack della Silicon Valley Bank americana.

Metteremo a confronto S&P500  e Vix, due indici che per loro natura sono correlati inversamente, e cercheremo di comprendere il sentiment dei mercati sulle due scadenze Marzo e Giugno 2023.

S&P500 SCADENZA MARZO


Partiamo subito con la lettura di S&P500 relativamente alla scadenza trimestrale del 17 Marzo.

Il grafico dei totali ci conferma la notevole presenza di put un pò su tutti gli strike.

Negli ultimi quattro giorni la discesa dei prezzi ha mandato Itm le put a strike 4000, 3950 e 3900 e gli operatori hanno provveduto su questa scadenza ad alleggerire notevolmente le posizioni come si vede dal grafico centrale del Differenziale.

Attualmente su questa scadenza ci troviamo ai margini di Va-40, dove ad essere in difficoltà sono le prime put corte di gamma. Da qua è importante monitorare la componente future che potrebbe far partire veloci squeeze di prezzo dovute alle ricoperture effettuate con ordini condizionati.


S&P500 SCADENZA GIUGNO

 

 

Anche sulla scadenza Giugno è la componente put a dettar legge con un put/call ratio ben superiore ad 1. Come su Marzo, anche su Giugno sono diventate Itm le put a strike 4000, 3950 e 3900.

Il differenziale degli ultimi quattro giorni di borsa ci conferma che molte posizioni chiuse su Marzo sono state rollate su questa scadenza a partire da strike 3800 fino ad arrivare al corposo movimento di contratti avvenuto a strike 3500.

La funzione di ripartizione ci mostra che i prezzi si trovano ancora nella cosiddetta area di indifferenza da dove potrebbero partire movimenti in squeeze da ricopertura piuttosto veloci.


GLI OPEN INTEREST DEL FUTURE


Molto interessante è anche la visualizzazione del comportamento della componente future.

Come si vede bene dal grafico ad istogrammi, fino a che il prezzo è rimasto a ridosso dei 4000, la componente future è rimasta sostanzialmente invariata.

Al contrario, alla rottura dei 4000, e successivamente dei 3950 e poi dei 3850, è avvenuto un progressivo e notevole aumento dei contratti future che si sono resi necessari in funzione di copertura delle prime, tante put che sono diventate Itm.

Al momento ogni aumento della componente future è sintomatico di forza del trend ribassista, mentre ogni sua diminuzione starà a significare prese di profitto e possibili ritracciamenti di prezzo.


IL VIX E LE SUE OPZIONI


La lettura contemporanea di S&P500 e VIX ci conferma le caratteristiche di tutto questo movimento ribassista avvenuto negli ultimi giorni.

Sul Vix, negli ultimi giorni di borsa, sono evidenti le notevoli chiusure di Call in area 24 e 25 con progressivi aumenti di Put sotto al prezzo a strike 22, 20 e 18.

Tutto questo movimento non fa che delineare il classico scenario da ingresso in ricopertura rialzista con aumento della componente put, diminuzione e rollover della componente call ed utilizzo dei future in funzione di hedging.


Fonte: https://www.sunnymoney.it/

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