Premio incondizionato del 9% sul bund: analisi di un certificato innovativo

Francesca Fossatelli Francesca Fossatelli - 10/04/2024 10:10

Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad un aumento dei rendimenti sui bond europei che hanno fatto tornare più interessanti i bond a lunghissima scadenza. 

Il rialzo dei rendimenti è dovuto ad un’incertezza sul percorso delle due principali banche centrali: BCE e FED. Mentre il punto d’inizio del ciclo dei tagli in Europa è meno incerto (giugno), la velocità con cui saranno tagliati i tassi è il grande punto di domanda degli investitori obbligazionari.
Difatti analisti e economisti ritengono che la BCE possa iniziare il ciclo di tagli prima della FED ma ritengono difficile immaginare che le politiche monetarie divergano per un lungo periodo di tempo perché la divergenza potrebbe impattare negativamente l’economia.
Alcuni analisti sostengono che un allentamento più aggressivo per l'area euro potrebbe portare maggiori pressioni inflazionistiche - i costi di prestito più bassi rispetto agli Stati Uniti potrebbero indebolire la moneta unica e rappresentare un ulteriore rischio con l'aumento dei prezzi delle importazioni. Tuttavia, una Fed più restrittiva del previsto potrebbe portare a un effetto frenante sull'economia europea e spingere i responsabili politici di Francoforte a tagliare più di quanto avrebbero fatto altrimenti.

Giovedì avremo la riunione della BCE. Le attese sono per tassi fermi, con il focus che sarà da porre su eventuali novità in tema di taglio dei tassi.
 

I bond a lunghissima scadenza europei sono quindi particolarmente interessanti. Avevo analizzato i bond con maggiori potenzialità di rimbalzo in questo webinar: https://youtu.be/mhrUeEWTJDA.

Tra i bond con maggiori potenzialità di rimbalzo emerge il DE0001102572, il bund tedesco con scadenza 2052 e cedola 0%. Il bond nell’ultimo anno ha toccato un minimo a 40,51. Se si pensa che nel secondo semestre del 2022 il bond era a 74,5 è chiaro che il potenziale rimbalzo dal prezzo attuale di 49,68 potrebbe essere importante. Probabilmente non torneremo in un mondo a tassi zero ma il bond ha buone probabilità di rimbalzo entro la fine del ciclo di taglio dei tassi.
Di seguito vediamo l’andamento del prezzo del bond nell’ultimo anno.

Fonte immagine: live.euronext.com

Il CH1325427644: Certificato sul BUND 2052 con cedola del 9%

Con sottostante questo bund tedesco a lunghissima scadenza c’è un certificato innovativo di Leonteq. Si tratta del CH1325427644, un Fixed Cash Collect Convertible con barriera capitale al 100%. Il premio incondizionato è alto per la struttura: 9% annuo, pagato mensilmente (7,5 euro al mese).

Il funzionamento del certificato è semplice in realtà.

Durante la vita del prodotto il certificato paga un premio di 7,5 euro al mese (9% annuo) indipendentemente dall’andamento del bond sottostante.

A scadenza (27 marzo 2025) gli scenari sono due:

Scenario 1: il bond è salito oltre il prezzo di 51.2752%. L’investitore riceve quindi l’ultima cedola e 100 euro di valore nominale, in totale ha ricevuto 1090 euro.

Scenario 2: il bond è sceso rispetto al prezzo di 51.2752%. L’investitore riceve il sottostante perchè il certificato è convertible. In altre parole riceve l’equivalente del certificato in bond (se ci sono delle frazioni di bond vengono pagate come valore di liquidazione). 

La scadenza è corta quindi non si può beneficiare di questo alto rendimento per più anni ma “solo” per un anno.

Al momento il bund ha un prezzo di 49,68% quindi a -3,11% dalla barriera. Il rimborso totale a scadenza del certificato sarebbe di 1058,89 per un rendimento del 5,89% su un prezzo di acquisto di 1000 euro. Tuttavia, nel caso dovessimo risalire barriera (+3,2% entro un anno), il rendimento sarebbe del 9,1%.

 

Ci sono due elementi da considerare.

In primis, il bond sottostante è il BUND 2052 quindi uno dei titoli governativi EU che più rimbalzerà in fase di taglio dei tassi. Dunque, il bond scenderà dai valori attuali solo se i tassi non saranno tagliati o se saranno tagliati molto dopo la scadenza del certificato (quindi dopo il 27 marzo 2025). 

In questo scenario negativo per il bond, investire nel certificato è meglio che investire nell’obbligazione perché il certificato paga il 9% annuo mentre il bond paga 0% di cedola.

Tuttavia, nel caso di taglio dei tassi il bond rimbalzerà sensibilmente quindi con il certificato si otterranno 1000 euro di valore nominale più tutti i premi mensili (9% annuo). Con il certificato non si può beneficiare del rimbalzo ma si riceve un rendimento annuale elevato (9%). Acquistando oggi sotto la pari il rendimento è del 9,5% entro scadenza (meno di un anno). In questo scenario positivo per il bond è meglio investire nell’obbligazione che nel certificato se il rimbalzo è superiore al 9%, altrimenti è meglio investire nel certificato.

La combinazione del certificato CH1325427644 con l’obbligazione DE0001102572

Può essere interessante valutare il certificato proprio combinato al suo sottostante, costruendo un portafoglio composto dal certificato CH1325427644 e dal bund DE0001102572.

Di seguito analizziamo 6 portafogli:

  1. Il primo composto solo dal bond DE0001102572
  2. Il secondo composto per il 90% dal bond e per il 10% dal certificato
  3. Il terzo composto per l’80% dal bond e per il 20% dal certificato
  4. Il quarto composto per il 70% dal bond e per il 30% dal certificato
  5. Il quinto composto per il 60% dal bond e per il 40% dal certificato
  6. Il sesto composto per il 50% dal bond e per il 50% dal certificato

Come vediamo dalla tabella, l’analisi è stata effettuata ipotizzando l’acquisto di 2 pezzi del certificato e andando a modificare il numero di pezzi acquistati del bund tedesco. Nella tabella è stato inserito sia il valore nominale che il capitale investito e i pesi. Le simulazioni sono state fatte con un prezzo del bund di 49,68% e un prezzo del certificato di 1000 euro.

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Nella tabella di seguito vediamo le performance dei portafogli a fronte di una variazione del bond dal livello di strike (51,275%) che va da un -90% ad un +90%.

 

Come vediamo dalla tabella, negli scenari negativi (fino ad un +10%) performano meglio i portafogli che hanno il certificato; maggiore è il peso del certificato, maggiore è la performance del portafoglio.
In questi scenari, infatti, la presenza del certificato attutisce la perdita grazie al coupon incondizionato del 9% annuo.

Negli scenari positivi (da un +10% in su), la presenza del certificato riduce le performance del portafoglio; maggiore è il peso del certificato, minore è la performance del portafoglio.

Da questa tabella è chiaro che se ci si aspetta entro la scadenza (27 marzo 2025) un fortissimo rimbalzo del bund tedesco, conviene acquistare l’obbligazione. Tuttavia, se ci si attende un rimbalzo contenuto (entro il 10%) del bund tedesco, o si vuole ridurre il rischio della posizione, il certificato potrebbe essere un interessante alleato.

Nell’immagine di seguito, analizzando solo gli scenari più probabili, da -30% a +30% del sottostante, emerge ancora più chiaramente che il certificato è un valido alleato in caso di discesa del sottostante perché riduce le perdite. 

 

Nel caso di un +10% del sottostante è praticamente equivalente acquistare solo il bond o costruire un portafoglio composto da bond e certificato o acquistare solo il certificato.

Nel caso di performance molto positive, il certificato riduce il rimbalzo.

È doveroso notare che il rischio che si ha acquistando bond a lunghissima scadenza oggi (in cui la probabilità che i tassi possano aumentare o non essere tagliati nel prossimo futuro è irrisoria) per puntare al rimbalzo in fase di taglio dei tassi è che il rimbalzo arrivi in ritardo: quando non c’è flusso cedolare, se il prezzo è praticamente fermo non stiamo guadagnando niente in un contesto di tassi alti. 

Affiancare ad una posizione senza cedola una posizione con cedola elevata può aiutare proprio in un contesto higher for longer per ottimizzare le performance di portafoglio perché mi permette di guadagnare anche in uno scenario di “stallo”. 

Analisi di scenario del CH1325427644

Di seguito l'analisi di scenario del certificato. Nell'analisi vediamo il valore lineare che avrei se comprassi 1000 euro di obbligazione, a fronte di una variazione del sottostante da -90% a +90% e il valore a scadenza che avrei comprando un pezzo del certificato (1000 euro) con il relativo rendimento.

Francesca Fossatelli
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