Il mercato azionario italiano, nonostante un aumento superiore al 60% negli ultimi 18 mesi, rimane sottovalutato rispetto alle altre borse dei paesi sviluppati. Considerando gli ultimi cinque anni, le azioni italiane hanno avuto uno sconto medio del 19% rispetto al resto dell'Europa. Attualmente, questo divario si è allargato fino al 30%.
Modello Imtg
Un recente studio condotto da Intesa Sanpaolo ha utilizzato un modello chiamato Implied Medium-Term Growth (Imtg) per calcolare il tasso di crescita mediotermine degli utili per azione delle aziende quotate nei loro rispettivi settori. Analizzando gli indici borsistici, l'S&P 500 di New York è risultato leggermente sopravvalutato, mentre l'Euro Stoxx appare valutato in modo equo.
L'analisi del Ftse Mib
Tuttavia, la situazione cambia quando si prende in esame il Ftse Mib, l'indice azionario principale di Piazza Affari. Secondo il modello Imtg, le aziende quotate su questo indice avrebbero una riduzione media annua del 2,5% degli utili per azione tra il 2027 e il 2032. Questo dato è peggiore rispetto a tre mesi fa (-1,1%) e alla media storica (-0,4%) degli ultimi 10 anni.
Questa situazione si verifica in un contesto in cui la crescita degli utili è in fase di ridimensionamento. Dopo un aumento del 10% nell'ultimo anno, principalmente guidato dalle banche, la crescita degli utili potrebbe scendere a un tasso medio annuo del 1,9% fino al 2026, un valore molto più basso del 4,2% previsto in precedenza da Intesa Sanpaolo.
La dominazione delle banche
Una parte significativa del divario di Piazza Affari è strutturale, legata alla composizione del listino che è dominato da banche, società finanziarie, aziende energetiche, del settore auto e delle telecomunicazioni. Al contrario, il settore tecnologico è scarsamente rappresentato. Il "rischio Paese" non sembra essere una preoccupazione significativa per gli investitori. Il modello utilizzato da Intesa Sanpaolo stima un premio per il rischio del 7% per l'Euro Stoxx e del 7,5% per il Ftse Mib, un divario quindi piuttosto contenuto. Nonostante ciò, le prospettive future per la Borsa italiana sono meno rosee.
Previsioni future
Ci si aspetta un debole trend nel 2024, con un calo degli utili del 2,5% quest'anno e un modesto rimbalzo del 3% nel 2025 per il Ftse Mib. Questo è dovuto sia alle incertezze relative all'evoluzione del ciclo economico internazionale, sia a un contesto di business caratterizzato da bassi volumi di vendita e una minore capacità di fissare i prezzi da parte delle società. Inoltre, la crescita del margine d'interesse potrebbe rallentare tra i finanziari.
(Redazione)