Il mercato azionario italiano entra nel nuovo anno con ottimismo, grazie all'aggiornamento positivo di Moody's, a multipli sottovalutati, a dividendi generosi e alla prospettiva di una rotazione settoriale. Il mercato ha guadagnato oltre il 22% nel 2023, con un incremento del 7% nell'ultimo trimestre del 2023. Le azioni delle banche e dell'automobile hanno avuto un rendimento particolarmente buono, con Ferrari che è diventata la più grande società sul mercato azionario italiano.
Le raccomandazioni dai big del rating mondiale
I rating del nostro Paese sono stati recentemente rafforzati da Moody's, che ha confermato il rating di credito dell'Italia a Baa3 e ha migliorato l'outlook a "neutrale" da "negativo". La quarta tranche del PNRR è stata incassata in Italia a dicembre, portando il totale a 102 miliardi di euro.
Gli analisti di Equita Sim ritengono che la conferma del rating e il miglioramento dell'outlook da parte di Moody's siano notizie positive per lo spread Btp-Bund, che potrebbe migliorare il sentiment e avere effetti positivi sui titoli finanziari e le obbligazioni bancarie. Nel novembre, lo spread è passato da 207 a 176 punti base, grazie al calo dell'inflazione e all'orientamento delle banche centrali verso politiche monetarie più accomodanti.
Tuttavia, ci sono anche rischi per l'Italia. Gli esperti citano le prospettive di crescita per il 2024, che mostrano una tendenza al ribasso a causa dei segnali di indebolimento nel ciclo macroeconomico, e l'aumento dell'offerta di titoli sul mercato. Le emissioni nette di titoli di Stato dovrebbero ammontare a 145 miliardi di euro nel 2024, in aumento rispetto ai 118 miliardi del 2023.
Timidi segnali di indebolimento
Tuttavia, il futuro del mercato azionario italiano è incerto a causa di numerose variabili. Questi includono fattori macroeconomici, monetari e geopolitici internazionali, così come fattori interni specifici dell'Italia, come il rating del Paese, lo spread dei Btp, l'effetto del PNRR sull'economia italiana, le politiche dei dividendi delle grandi società italiane, lo sconto del mercato azionario italiano e i trend divergenti delle quotazioni tra i vari settori.
Da un punto di vista dei multipli, il mercato azionario italiano risulta interessante, con un multiplo prezzo/utili di circa 9 e un rendimento dei dividendi di oltre il 4%. Tuttavia, si prevede un forte rallentamento della crescita degli utili a causa della congiuntura economica internazionale e nazionale e dell'attenuazione della spinta agli utili bancari determinata dai tassi d'interesse.
Settore bancario in ottima forma
Gli analisti prevedono una possibile rotazione tra i settori di Piazza Affari nel 2024. Il settore bancario, che è stato il protagonista nel 2023, ha già prezzato molte delle notizie positive. Le banche si trovano in una situazione vantaggiosa grazie al differenziale tra tassi attivi e passivi, unito ai proventi del risparmio gestito, hanno ottenuto profitti eccezionali. Questo ha permesso ai bancari di firmare il miglior contratto della loro storia, con un aumento del costo del lavoro di circa il 10%. Non tutti i settori possono permettersi un simile risultato.
.. E le aziende a piccola capitalizzazione?
Nonostante il successo del mercato azionario italiano, le piccole e medie imprese, che rappresentano il cuore della produzione italiana, non hanno beneficiato di un flusso di capitali. Le grandi aziende (large cap) hanno avuto un rendimento molto superiore rispetto alle medie e piccole aziende (mid e small cap), che hanno registrato aumenti di valore inferiori al 10% in media. Anche in un anno eccezionale, la Borsa di Milano non ha svolto completamente il suo ruolo principale: quello di indirizzare i risparmi verso le attività produttive con maggiori prospettive di crescita, creando così lavoro e reddito nel nostro Paese.
Si prevede quindi un ritorno di interesse per i titoli degli asset manager e delle small/mid cap nel 2024. Altri settori su cui gli analisti sono positivi per il prossimo anno sono le utilities e alcune singole storie nel settore dei consumi e dell'industria.
Alcune delle storie più attese per la prima parte del prossimo anno includono TIM, che è in attesa delle prossime mosse di Vivendi dopo la decisione di procedere con la vendita di Netco, e Enel, che è attesa a un riscatto dopo i recenti passi falsi in Borsa in seguito al declassamento del rating di lungo termine da parte di S&P. Generali sarà particolarmente sotto i riflettori a gennaio, in vista del Capital Markets Day previsto per il 30 gennaio.
(Redazione)
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