Gli indici PMI (Purchasing Manager Indexes) vengono calcolati attraverso l'analisi delle risposte a questionari inviati a responsabili degli acquisti di diverse aziende. Sono tra gli indicatori economici più monitorati dagli investitori.
Gli indici PMI rappresentano uno strumento prezioso per valutare la condizione del settore manifatturiero, dei servizi e delle costruzioni. Le risposte dei responsabili degli acquisti sono fondamentali perché gestiscono l'acquisto di materie prime e semilavorati necessari per la produzione delle loro aziende. Devono quindi avere una visione d'insieme non solo dell'operatività dell’azienda, ma anche delle condizioni dei mercati di approvvigionamento e di vendita.
Le risposte dei questionari vengono successivamente elaborati statisticamente e gli indici PMI risultano in un valore tra zero e 100. I numeri superiori a 50 indicano espansione economica, mentre quelli inferiori segnalano una contrazione.
Gli ultimi dati in Europa
Il 22 febbraio, ad esempio, sono state pubblicate le stime dell’indagine PMI nell’Eurozona che hanno evidenziato un quadro variegato. Il settore manifatturiero è risultato in contrazione (indice PMI a 46,2 punti), mentre il settore dei servizi ha registrato una stabilizzazione a 50 punti.
Indice PMI globale
L’indice PMI più rilevante a livello globale è quello pubblicato mensilmente dall’Institute for Supply Management negli USA, noto come ISM. Si basa sull'ISM Manufacturing Report On Business, una relazione mensile derivante da un questionario completato dai responsabili degli acquisti e delle forniture delle aziende statunitensi. Questo indice ha una serie storica che risale al 1948. Il primo marzo verrà pubblicato il dato relativo a febbraio. Secondo le previsioni di FacSet, l’economia USA si trova ancora in fase di contrazione, con l’indice ISM Manufacturing a 49,5 punti.
Un altro istituto di ricerca importante che pubblica gli indici PMI è S&P Global. Anche qui, i dati sono mensili e vengono compilati tramite i questionari dei responsabili degli acquisti nei settori manifatturiero, dei servizi e delle costruzioni. Per gli indici PMI dell’Eurozona, sono coinvolte circa 5mila imprese private. Vengono prima comunicate le stime preliminari e poi il dato definitivo. Sono disponibili anche indici PMI per singoli paesi, inclusa l’Italia.
Vantaggi e difetti degli indici PMI
Gli indici PMI offrono diversi vantaggi, tra cui la frequenza mensile, il fatto che si basano su dati concreti e la considerazione di vari parametri come gli ordini, le scorte di magazzino, i prezzi e l’occupazione. Tuttavia, gli indici PMI non dovrebbero essere l'unico strumento utilizzato per prendere decisioni di investimento poiché non offrono un quadro completo delle diverse variabili economiche, come la totalità della forza lavoro o l’inflazione.
Inoltre, il settore manifatturiero, un tempo predominante, oggi in molte nazioni è stato superato dal settore dei servizi. Di conseguenza, gli indici compositi e quelli non manifatturieri possono avere maggiore rilevanza. In ogni caso, gli indici PMI rappresentano per gli investitori un indicatore fondamentale per comprendere il sentiment di mercato e quindi prevedere la direzione futura delle Borse.
(Redazione)