Due importanti socieà italiane legate all'energia puntano sulle obbligazioni convertibili per attrarre investitori

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 25/09/2023 20:00

Le obbligazioni convertibili, titoli ibridi tra azioni e bond, stanno riconquistando la loro visibilità tra gli investitori in Borsa Italiana. Questi titoli, apprezzati sui mercati internazionali, hanno la potenzialità di diventare azioni tramite conversione in azioni a un prezzo prestabilito. 

Eni e Saipem sono due aziende che recentemente si sono mosse in questa direzione. Eni ha emesso un titolo convertibile da 1 miliardo di euro, mentre Saipem ha emesso un'obbligazione equity-linked per 500 milioni di euro alla fine di agosto. Queste operazioni hanno riacceso l'attenzione degli investitori italiani su questa tipologia di titoli. 

Attualmente, il listino delle obbligazioni convertibili quotate in Borsa Italiana comprende solo quattro titoli, emessi da società non di grande capitalizzazione. Tuttavia, esistono diverse emissioni legate a società quotate sul mercato azionario, generalmente riservate a investitori istituzionali o a specifici investitori legati a operazioni di ingresso o apertura del capitale a nuovi soci. 

Eni ha attirato l'attenzione degli investitori con l'emissione di obbligazioni Senior Unsecured Sustainability-Linked per un ammontare complessivo di 1 miliardo, convertibili in azioni ordinarie acquistate nell'ambito del piano di buyback. Queste obbligazioni, emesse al 100% del loro valore nominale, saranno legate al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità riguardanti le emissioni nette di gas serra e alla capacità di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. 

Saipem, invece, ha completato il collocamento di 500 milioni di euro di obbligazioni senior unsecured guaranteed equity linked con scadenza al 2029. Queste obbligazioni prevedono il pagamento di una cedola con tasso fisso annuo del 2,875%, da corrispondersi su base semestrale posticipata. Il prezzo di conversione in azioni è stato fissato a 2,0487 euro, con premio di conversione del 37,5% applicato al prezzo del collocamento. 

In entrambi i casi, gli analisti finanziari prevedono un risparmio significativo per le aziende rispetto a un'obbligazione bullet, cioè un titolo di debito che prevede il rimborso del capitale in un'unica soluzione alla scadenza. Secondo gli analisti di Equita Sim, la conversione dell'obbligazione emessa da Eni potrebbe risultare in un risparmio di 90-140 punti base, mentre per Saipem si stima un risparmio di circa il 2,5%-3% l'anno in caso di conversione. 

In conclusione, il rinnovato interesse per le obbligazioni convertibili offre alle aziende nuove opportunità di finanziamento e agli investitori nuove opportunità di investimento. Tuttavia, è importante sottolineare che questi titoli comportano un certo grado di rischio, dato che la loro conversione in azioni dipende da vari fattori, tra cui l'andamento del mercato delle azioni e la capacità dell'azienda di raggiungere determinati obiettivi. 

 

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