Come prepararsi alla discesa dei tassi di interesse

Pierpaolo Scandurra Pierpaolo Scandurra - 11/01/2024 12:20

Il Phoenix Memory Airbag di Barclays scritto su titoli delle utilities presenta un flusso cedolare dello 0,67% mensile oltre ad essere dotato di effetto airbag

Sembra ormai essere opinione comune tra gli operatori di mercato il raggiungimento del cosiddetto “pivot” dei tassi di interesse, grazie ad un’inflazione che è stata riportata nei ranghi dalle incisive azioni da parte delle banche centrali. Anzi si inizia a discutere adesso di tagli del costo del denaro, con il mercato che sta scontando per il 2024 ben sei tagli da parte della FED ed almeno cinque da parte della BCE, che dovrebbe operare la prima riduzione già entro aprile. In questo nuovo contesto di mercato, tornano particolarmente appetibili i settori maggiormente difensivi del mercato azionario, come consumer staples, farmaceutico e naturalmente le utilities.

Che le aziende appartenenti a quest’ultimo comparto abbiano particolarmente sofferto il ciclo dei rialzi dei tassi appare evidente, a causa della struttura finanziaria fisiologicamente più sbilanciata verso il capitale di debito. Proprio la marcata correlazione rispetto ai tassi, la stabilità dei flussi di cassa operativi da essi generati (da cui consegue una ridotta volatilità dei corsi azionari) nonché i cospicui dividendi pagati, rendono queste società una proxy del mercato obbligazionario. Sono proprio loro le protagoniste del certificato analizzato oggi, che non solo è caratterizzato da una struttura difensiva, ma può rappresentare anche una interessante opportunità di medio periodo.

Il prodotto è il Phoenix Memory Airbag (ISIN: XS2648341399) emesso da Barclays e scritto su un basket worst of composto da Engie, Enel, Rwe ed E.On, titoli caratterizzati da una volatilità implicita inferiore rispetto alla media ed attualmente compresa tra il 16% circa di Enel ed il 21% circa di E.On, con Engie e Rwe che si attestano intorno al 17%. In aggiunta ai livelli di volatilità contenuti dei titoli sottostanti, il prodotto presenta comunque l’effetto airbag, che consente di ridurre significativamente la performance negativa del prodotto nel caso in cui uno dei titoli scendesse al di sotto della barriera capitale, oltre a conferire al certificato una maggiore tenuta del prezzo durante la sua vita: nei certificati dotati di tale effetto la performance negativa verrà infatti calcolata a partire dalla barriera e non dallo strike, per una significativa riduzione delle perdite in caso di evento barriera. In particolare, ad un -50% del worst of Engie, corrisponderebbe una performance del certificato pari ad appena il -9,7%.

Il certificato presenta inoltre premi condizionati (trigger premio posto al 60% degli strike price), pari allo 0,67% a cadenza mensile (prossimo premio previsto in pagamento il 16 gennaio 2024) fino alla scadenza del 14 maggio 2027 (durata residua dello strumento pari a tre anni e quattro mesi), per un premio annuo complessivo dell’8,04%; alle stesse date di osservazione mensili, a partire dal 6 agosto 2024 il prodotto potrà inoltre essere rimborsato anticipatamente, qualora tutti i titoli rilevino almeno in corrispondenza del 95% degli strike price. Un trigger per il richiamo anticipato posto così in basso già dalla prima data di rilevamento rende tale struttura particolarmente interessante in ottica di medio periodo, anche in considerazione dell’attuale quotazione del worst of Engie al 109% circa dello strike, consentendo comunque all’investitore di collezionare almeno 8 premi, per un rendimento potenziale pari a circa il 4,5% rispetto ai prezzi attuali (il prodotto si acquista attualmente poco sopra la parità sul Cert-X).

Report a cura di Pierpaolo Scandurra
www.certificatiederivati.it

 

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