Calendario macro: i market mover della settimana
Rossana Prezioso - 16/03/2025 17:31
La riunione della Federal Reserve sarà l’evento più atteso della settimana in vista soprattutto della proiezione dei tassi per i prossimi anni, è sotto i riflettori. Ma le banche centrali saranno sotto i riflettori anche con la riunione della BoJ e della BoE (rispettivamente mercoledì e giovedì) e la pubblicazione del report della BCE. Per quanto riguarda i dati macro strettamente intesi sotto la lente degli analisti si troveranno, ad inizio settimana, la Cina con la produzione industriale di febbraio, dato che chiamerà in caso anche gli USA mentre la Germania avrà a che fare con il suo indicatore ZEW (entrambi in calendario per martedì). Chi guarda all’Europa, e in particolare all’Italia, dovrà considerare il dato sull’inflazione in arrivo già lunedì per Roma e giovedì per Bruxelles.
Lunedì: si guarda all’Italia
Sarà l’Asia ad aprire le danze con la pubblicazione delle vendite al dettaglio e della produzione industriale entrambe riferite a febbraio mentre su gennaio sarà focalizzato il tasso di disoccupazione. Per quanto riguarda l’Italia, invece, ci sarà la pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo. Dagli USA, infine, sono attese, nell’ordine: le scorte e le vendite all’industria di gennaio, le vendite al dettaglio di febbraio e l’indice NAHB di marzo. Sempre su marzo sarà focalizzato anche l’Empire State Index.
Martedì: Germania e USA sotto la lente
Tokyo, con il suo indice servizi di gennaio sarà il primo dato in arrivo sul tavolo degli analisti seguito poi dalla bilancia commerciale italiana ed europea, anch’essa di gennaio. Sotto la lente, però ci saranno la Germania e gli USA. La prima con l’indice ZEW di marzo, i secondi con una lunga lista di appuntamenti. Nello specifico: prezzi import/export, permessi edilizi e apertura cantieri, produzione industriale, tutti di di febbraio.
Mercoledì: Fed sul palco
Giappone in apertura con ordini macchinari core e produzione industriale (gennaio) oltre alla bilancia commerciale. Ma sarà la Fed ad occupare per lo più la scena con la riunione in calendario oggi. Da non dimenticare, però, l'Europa, sia con il dato importantissimo dell’inflazione di febbraio che con l’indice del costo del lavoro al terzo trimestre. A chiudere gli USA con le richieste settimanali di mutui e scorte petrolio.
Giovedì: Londra in scena
Il primo dato macro da appuntare riguarderà i prezzi alla produzione tedeschi a febbraio. Successivamente arriverà Londra con la riunione della Bank of London, le richieste dei sussidi di disoccupazione di febbraio e il tasso di disoccupazione di gennaio. L’Europa (e l’Italia) alzeranno il velo sul dato della produzione costruzioni di gennaio. Dall’altro lato dell’oceano, infine, la lunga lista dei dati macro in arrivo riguarderà: le partite correnti del quarto trimestre, l’indice PhillyFed di marzo, il leading indicator e le vendite di case esistenti, entrambi di febbraio per chiudere con i dati settimanali di richieste di sussidi di disoccupazione e stoccaggi gas.
Venerdì: giornata dell’Europa
L’inflazione giapponese di febbraio aprirà le danze seguita dalla fiducia delle imprese francesi di marzo. A focalizzare l’attenzione degli analisti, però, saranno i dati delle partite correnti della zona euro (gennaio) e, a chiudere, quelli della fiducia consumatori europei di marzo.
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