Calendario macro: i market mover della settimana

Rossana Prezioso Rossana Prezioso - 15/12/2024 19:33

Sarà senza dubbio la prossima riunione della Federal Reserve, in calendario per mercoledì 18 dicembre, l’appuntamento più atteso della settimana mentre l'altra banca centrale che terrà la consueta riunione mensile sarà quella inglese. Ma i riflettori saranno puntati anche sulla produzione industriale in Cina (lunedì) e negli Usa (martedì) e sull’inflazione dell’Eurozona e, quindi, anche dell’Italia (mercoledì). Attesi anche i risultati del PIL del terzo trimestre in USA (giovedì).

Lunedì: si parte dall’Asia

Come spesso accade la giornata inizia in Giappone con la pubblicazione dei numeri riguardanti gli ordini dei macchinari core ed indice dei servizi ad ottobre oltree, soprattutto, quelli preliminari del PMI manifatturiero di dicembre. A seguire si passa alla Cina con i numeri di novembre su: produzione industriale, vendite al dettaglio e tasso di disoccupazione. Per l’Italia sarà giornata di inflazione con le rilevazioni di novembre mentre l’Eurozona e gli USA guarderanno ai PMI (composito, manifatturiero e servizi) di dicembre e all'indice del costo del lavoro del terzo trimestre. 

Martedì: storie europee

Lunga sequela di appuntamenti che iniziano dalla Gran Bretagna con la richiesta dei sussidi di disoccupazione di novembre e il tasso di disoccupazione di ottobre. Alla Germania il compito di alzare il velo sullo stato dei suoi due indici di rilevazione più famosi, l’indice ZEW e quello IFO, entrambi di dicembre. Bilancia commerciale di ottobre, invece, in calendario per Eurozona e Italia. Lunga l’agenda statunitense con attese per le vendite al dettaglio di novembre, la produzione industriale di ottobre e, sullo stesso mese, anche le scorte e le vendite all’industria. In chiusura, invece, l’indice NAHB di dicembre. 

Mercoledì: giornata di prezzi

Sveglia poco dopo la mezzanotte (ora italiana) per controllare la bilancia commerciale di novembre in Giappone. Ci sarà poi la carrellata sui prezzi. Dalla Gran Bretagna sono attesi quelli alla produzione e al consumo di novembre (questi ultimi chiameranno in causa anche l’Eurozona che conoscerà anche la produzione costruzioni di ottobre). Dagli USA l’attesa riguarderà soprattutto la riunione della Fed. Per quanto riguarda i dati macro, invece, si guarderà a: apertura cantieri e permessi edilizi, entrambi su novembre mentre, per i dati settimanali, sono da evidenziare le richieste mutui e le scorte di petrolio. 

Giovedì: focus USA

I primi dati di rilievo della giornata arriveranno dalla Francia con la fiducia delle imprese di dicembre. Poco dopo sarà la volta dell’Italia con la produzione costruzioni di ottobre e le partite correnti della zona euro, sempre di ottobre. Il resto della giornata sarà occupata dall’economia statunitense dalla quale di attendono i numeri del PhillyFed di dicembre, il PIL del terzo trimestre, le vendite di case esistenti e il leading indicator di novembre e, per i dati settimanali, le richieste dei sussidi di disoccupazione e degli stoccaggi gas. 

Venerdì: ritorna l’Europa 

L'inflazione nipponica inaugurerà la giornata ma i protagonisti saranno per lo più i paesi europei. Si parte dai prezzi alla produzione di novembre di Germania, Francia e Italia. In particolare quest’ultima vedrà pubblicati anche i risultati di dicembre della fiducia delle imprese, e dei consumatori oltre al fatturato industria di novembre. Da segnalare anche le vendite al dettaglio di novembre per la Gran Bretagna. Dagli USA, poi, si guarderà alle spese e redditi personali di novembre e alla fiducia consumatori dell’Università del Michigan. 

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