Tornano le banche centrali sull’agenda degli analisti e, per prima, sarà la BCE, attesa per giovedì, a mettere in chiaro le sue prossime politiche monetarie. Sul tavolo, però, in una settimana che vede assenza di dati macro di rilievo lunedì, anche altri appuntamenti importanti come, ad esempio, la produzione industriale nipponica, europea, cinese e statunitense (spalmati durante i prossimi giorni), l’inflazione in Italia e in Eurozona (tra martedì e giovedì), l’indice ZEW sulla fiducia in Germania martedì e il Pil della Cina che chiuderà la settimana.
Martedì: inflazione in Europa
Il Giappone aprirà le danze con la pubblicazione della produzione industriale di settembre. Sullo stesso mese saranno calibrati i risultati anche delle richieste dei sussidi di disoccupazione britannici e i prezzi al consumo di Francia e Spagna oltre ai prezzi all’ingrosso della Germania. Berlino, inoltre, vedrà anche la pubblicazione dell’indice ZEW di ottobre mentre Londra conoscerà il suo tasso di disoccupazione di agosto. Per l’Eurozona è da citare la produzione industriale di settembre mentre l’Empire State Index di ottobre, ovvero il report mensile della Fed che delinea le condizioni del settore manifatturiero nello Stato di New York, sarà l’unico dato in arrivo da oltre oceano.
Mercoledì: occhio a Londra
Dal Giappone, in nottata, arriveranno i numeri degli ordini macchinari core di agosto. Sarà però Londra al centro dell’attenzione con i prezzi al consumo e alla produzione di settembre. Chi, invece, si interessa dell’economia tricolore potrà conoscere l'inflazione italiana a settembre. Dagli USA, infine, i prezzi import/export e le richieste settimanali di mutui.
Giovedì: focus Eurozona
Primi due dati in agenda saranno quelli nipponici su bilancia commerciale (settembre) e indice servizi (agosto). Il focus della giornata, invece, sarà per l’Europa con i prezzi al consumo di settembre, dato particolarmente importante nel giorno stesso della riunione della BCE che prenderà in esame proprio i dati dell'inflazione per decidere le prossime mosse su eventuali tagli dei tassi. Sempre per l’Eurozona arriverà anche il dato della bilancia commerciale di agosto, dato che chiamerà in causa anche l’Italia. Lunga la lista degli appuntamenti con l’economia a stelle e strisce. Nello specifico: vendite al dettaglio (settembre), produzione industriale, vendite e scorte industria (tutti e tre riferiti ad agosto), indice PhillyFed che fotografa le condizioni del settore manifatturiero nel distretto americano di Philadelphia e l’indice NAHB, sul settore immobiliare (entrambi di ottobre). Infine, tra i dati settimanali, le richieste di sussidi di disoccupazione, gli stoccaggi gas e le scorte di petrolio.
Venerdì: Cina… e non solo
La giornata si aprirà con il dato dei prezzi al consumo in Giappone a settembre. Si resterà ancora in Asia con la Cina e le rilevazioni sulla produzione industriale. Il tasso di disoccupazione e le vendite al dettaglio di settembre. Importante anche il dato del PIL del terzo trimestre. Guardando le singole storie del Vecchio Continente, Londra sarà in scena con le vendite al dettaglio di settembre e l’Italia con la produzione costruzioni di agosto. Allargando lo sguardo all’Eurozona, invece, sarà alzato il velo sulla produzione costruzioni e, ancora prima, sulle partite correnti, entrambi di agosto. USA sotto i riflettori con il settore immobiliare che chiuderà la giornata. In particolare, da Washington sono attesi l’apertura cantieri e i permessi edilizi (dato preliminare), entrambi di settembre.