Pmi di settembre (dati definitivi dopo quelli preliminari della settimana scorsa), inflazione (preliminare) e verbali BCE tra i market mover in evidenza questa settimana. Per i primi, riguardanti le rilevazioni del Purchasing Managers Index (PMI) di USA ed Eurozona, l’attesa sarà concentrata tra martedì e giovedì, anche se la Cina anticipa tutti alzando il velo già lunedì. Per i dati sull'inflazione di settembre, invece, ad inaugurare il calendario sarà proprio l'Italia già lunedì,seguita da Germania e, spalmati sul resto della settimana, Eurozona (martedì e giovedì) e USA (giovedì). Infine per i verbali della BCE l’appuntamento è per giovedì. Non mancheranno gli appuntamenti con l’economia italiana, in particolare per i numeri sui prezzi al consumo in apertura di settimana.
Lunedì: tanta carne al fuoco
Il Giappone aprirà le danze con le vendite al dettaglio e la produzione industriale, entrambi di agosto. Si resterà sempre in Asia con il PMI manifatturiero Caixin di settembre mentre, per l’Europa, la prima dei vari protagonisti sarà la Germania con le vendite al dettaglio di giugno e i prezzi import di agosto. Per quanto riguarda la Gran Bretagna, Londra pubblicherà le partite correnti ed il PIL del secondo trimestre mentre si concentreranno sul mese di agosto le rilevazioni riguardanti i crediti al consumo. Sarà, poi, l’Italia a tenere banco con i suoi prezzi al consumo di settembre, gli stessi che chiameranno in causa anche la Germania. Per gli USA, invece, l’appuntamento sarà con il PMI Chicago e l’Indice Fed di Dallas, entrambi di settembre.
Martedì: si parte con i PMI
Giappone in pole position con il tasso di disoccupazione di agosto e il PMI manifatturiero di settembre. Ma l'appuntamento clou sarà con il PMI manifatturiero e i prezzi al consumo dell’Eurozona, entrambi di settembre lo stesso mese delle misurazioni dell’ISM manifatturiero statunitense, anch’esso in agenda. Da Washington, infine, sono attesi anche il PMI manifatturiero e le spese costruzioni, entrambi di agosto.
Mercoledì: lavoro USA e disoccupazione Eurozona
Ad aprire le danze sarà ancora il Giappone con l’indice Tankan del terzo trimestre che delinea lo stato di salute dell’economia nipponica. A seguire, poi, il dato di settembre sulla fiducia dei consumatori di settembre. Ma il settore che attirerà l’attenzione degli analisti sarà quello del lavoro. In particolare con i dati degli occupati ADP USA di settembre, dato che sarà preceduto dalla pubblicazione dello stato della disoccupazione in Spagna a settembre e dal tasso di disoccupazione di agosto in Eurozona e, quindi, in Italia.
Giovedì: PIM USA ed Europa
Altra giornata determinante per l’agenda degli analisti dal momento che sarà quella in cui saranno concentrati i dati PMI di settembre di Europa ed USA. Nota a parte meritano le minute della BCE previste proprio per oggi. In mattinata arriveranno le rilevazioni dal Vecchio Continente su PMI composito e servizi oltre ai prezzi alla produzione di agosto. Dagli USA, invece, arriveranno nel pomeriggio. Washington, però, sarà al centro della scena dal momento che alzerà il velo anche sull’ISM non manifatturiero e sul challenger licenziamenti (entrambi di settembre) e sugli ordini all’industria di agosto. Per i dati settimanali, in agenda quelli su richieste di sussidi di disoccupazione e stoccaggi gas.
Venerdì: Italia ma soprattutto USA
L’ultima giornata della settimana vede protagoniste le singole nazioni europee come la Francia e la Spagna (produzione industriale di agosto) ma anche l’Italia (vendite al dettaglio di agosto) sebbene in cima all’agenda degli operatori ci siano ancora gli USA. Nello specifico la variazione occupati e il tassi di disoccupazione, entrambi di settembre.