Settimana non particolarmente impegnativa quella che si apre sul fronte dei dati macro. In realtà il focus sarà sulla pubblicazione dei verbali delle ultime riunioni delle banche centrali in Europa e Stati Uniti. Particolare attenzione, poi, andrà riservata ai numeri dell’inflazione (luglio) e dei PMI (agosto) del Vecchio Continente e degli USA.
Lunedì: giornata leggera
La settimana che segue il Ferragosto inizia con un lunedì privo di grandi appuntamenti di rilievo. Uniche voci degne di nota sono quelle riguardanti gli ordini dei macchinar core in Giappone a giugno e il dato economico aggregato del leading indicato USA di luglio.
Martedì: inflazione in Eurozona
I prezzi alla produzione saranno il primo puntamento della giornata e riguarderanno la fotografia della Germania a luglio. Sullo stesso mese saranno focalizzati i dati dell’eurozona dei prezzi al consumo, compresi quelli ex tabacco e, a giugno si riferiranno i numeri delle partite correnti, sempre della zona euro.
Mercoledì: altra giornata poco impegnativa
Agenda leggera anche per questa giornata che, a parte i verbali Fed dell’ultima riunione di luglio, vedrà protagonisti il Giappone con la sua bilancia commerciale (luglio) e gli USA con le richieste settimanali su scorte di petrolio e richieste mutui.
Giovedì: il giorno dei PMI in Europa e USA
Una serie di appuntamenti importanti, invece, caratterizzerà la giornata di giovedì, a cominciare dai PMI di Giappone, Europa e USA (agosto). Oltre al-i verbali dell’ultima riuine della BCE, l’Eurozona sarà chiamata in causa anche con i numeri della fiducia dei consumatori di agosto. Lunga la carrellata degli appuntamenti con Washington. Si parte dalle richieste settimanali di sussidi id disoccupazione a quelle degli stoccaggi gas. IN lista, inoltre, anche indice CFNAI di luglio, il report sull'attività del settimo distretto economico, e il dato sulla vendita di case esistenti anch'esso riferito a luglio.
Venerdì: inflazione nipponica
Pochi i dati degni di nota anche nell’ultima giornata della settimana. Tra tutti spicca quello riguardante l’inflazione giapponese a luglio. A seguire, oltre al dato francese sulla fiducia delle imprese, anche quello statunitense sulla vendita a luglio di case nuove.