Ancora banche centrali ma, soprattutto, rilevazioni sui prezzi al consumo sotto i riflettori. Nel primo caso si tratta della Bank of England che tornerà a riunirsi giovedì per decidere come muoversi sul fronte delle politiche monetarie. Nel secondo, invece, all’esame degli operatori ci saranno i numeri sul costo della vita di maggio e sullo stato dell’attività economica con i PMI di giugno, entrambi riferiti all’Europa ma, nel caso dei PMI, anche agli USA. Da non dimenticare i dati macro cinesi su produzione industriale e tassi di disoccupazione.
Lunedì: inflazione Italia
Come sempre accade, per motivi di fuso orario, il Giappone aprirà l’agenda settimanale con la pubblicazione del suo dato di aprile sugli ordini di macchinari core. Ma il focus continuerà ad essere fissato sull’Asia, e per la precisione sulla Cina, con la produzione industriale e il tasso di disoccupazione entrambi di maggio. Ci si sposterà quindi in Europa con i dato clou dei prezzi al consumo italiano (maggio) e l’indice del costo del lavoro del primo trimestre nell’eurozona. A chiudere arriverà la pubblicazione dell’Empire State Index di giugno in USA ovvero il report mensile della Fed che indica le condizioni del settore manifatturiero nello Stato di New York.
Martedì: inflazione Eurozona
Il primo appuntamento della giornata sarà in Germania con l’indice Zew di giugno. Utile ricordare che si ratta di un indice mensile di fiducia delle imprese che riguarda sia le prospettive economiche tedesche che quelle dell'intera area euro, della Gran Bretagna, del Giappone e degli Usa. L’Europa, o per meglio dire l’Eurozona, sarà poi interessata dalla pubblicazione dei dati dei prezzi al consumo (anche ex tabacco) di maggio. Lunga la lista dei dati statunitensi a cominciare da quelli sulle vendite al dettaglio di maggio, sulla produzione industriale e le vendite industria di aprile e le scorte industria di marzo.
Mercoledì: inflazione inglese
Ancora inflazione sul tavolo degli analisti, ma questa volta sarà quella di maggio a Londra. Dato che si accompagnerà a quello sui prezzi alla produzione, sempre di maggio e sempre su Londra, ma che sarà anticipato dal dato nipponico di maggio sulla bilancia commerciale. Successivamente si tornerà in Europa con le partite correnti della zona euro e la produzione costruzioni (entrambi di aprile) . A chiudere saranno gli USA con le richieste settimanali di mutui e l’indice NAHB di giugno sul settore immobiliare e la fiducia dei costruttori.
Giovedì: Germania e BoE
Berlino inaugurerà l’agenda della giornata con i suoi prezzi alla produzione di maggio mentre per l’Italia sarà interessante il dato sulla produzione costruzioni di aprile per poi passare all’Eurozona con la fiducia dei consumatori a giugno. Dopodiché, oltre alla riunione della Bank of England, sarà tutto uno show a stelle e strisce con: apertura cantieri e permessi edilizi di maggio, PhillyFed di giugno, partite correnti del primo trimestre e, per i dati settimanali, quelli sulle richieste dei sussidi di disoccupazione e sulle scorte di petrolio.
Venerdì: ancora PMI
Saranno indubbiamente i PMI i dati macro su cui si focalizzeranno le attenzioni degli esperti. Se in nottata (ora italiana) arriveranno i dati nipponici su Prezzi al consumo di maggio e PMI manifatturiero di giugno, in mattinata si conosceranno le vendite al dettaglio inglesi di maggio. Su giugno, poi, saranno calibrate le rilevazioni francesi della fiducia delle imprese e, soprattutto, i PMI (composito, manifatturiero e servizi) di Eurozona e USA. Questi ultimi, poi, conosceranno anche i dati macro riguardanti la vendita di case esistenti a maggio e, sempre sullo stesso mese, anche l’indicatore sintetico dell'attività economica aggregata ovvero il leading indicator. A chiudere saranno i numeri settimanali degli stoccaggi gas.