Vincitori e vinti della ZIRP americana

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 17/11/2016 16:02

Ormai i giochi sono fatti. Il mercato a termine prezzava ieri sera una probabilità prossima al 100%, di incremento di ulteriori 25 punti base del tasso sui Fed Funds, da parte del FOMC in occasione della prossima riunione di dicembre. E così sia. Ciò non toglie che la normalizzazione in atto della politica monetaria statunitense sia condotta ancora all'insegna della moderazione. L'importante, per la stabilità del sistema - e la sostenibilità di una ripresa economica ormai storicamente "matura" - è che il tasso di riferimento USA non si spinga oltre la soglia che storicamente anticipa le recessioni: sarà questa materia del prossimo 2017 Yearly Outlook.

Nel frattempo, non si può fare a meno di rilevare come il mercato azionario si stia comunque ribilanciando nel senso dell'aspettativa di un secondo aumento dei tassi ufficiali USA. Definendo "ZIRP Winners" i settori/mercati che più d'altri hanno goduto di un costo del denaro in questi ultimi otto anni straordinariamente basso (commodity, borse emergenti, bond ad alto rendimento e midcaps) e "ZIRP Losers" quelli di converso penalizzati dal regime di tassi infimi (dollaro, bancari, large caps e bond investment grade); notiamo come il rapporto Winners/Losers punti decisamente verso il basso dall'inizio di ottobre.

Questo ha due ordini di conseguenze. La prima in termini di asset allocation, vale a dire di preferenza settoriale, come è ovvio: i settori in tutti questi anni più bistrattati, sono quelli che meglio beneficeranno di un costo del denaro meno artificiale. La seconda riflessione è legata alla tendenza generale di mercato: come si può notare, si è venuta ora a creare una divergenza fra il descritto rapporto, e lo S&P500. Vista l'ottima correlazione sperimentata fino ad ora, non ci meraviglieremmo se, nel breve periodo, Wall Street andasse incontro ad un periodo di consolidamento che consentirebbe di meglio posizionarsi in vista del consueto, puntuale rally di Natale.


Gaetano Evangelista
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