I 19 settori degli indici STOXX EUROPE 600 hanno ovviamente un andamento molto, ma molto diverso e, per rendere l’idea, dalla fine del mese di dicembre 2008 ai giorni nostri, le relative performance normalizzate vanno dagli oltre +340% degli indici Personal&Household Goods e Technology agli indici Oil&Gas e Banks che hanno fatto perdere soldi con performance normalizzate sotto 100% e rispettivi di 60% e 80% circa.
Lo scenario in essere da inizio dell’anno non ha cancellato le diversità, e come potrebbe, e ritroviamo qualche conferma.
In effetti, solo gli indici HealthCare e Technology (nuovamente) hanno delle variazioni positive rispetto alle perdite di oltre 30% degli indici Trav&Leisr e Banks (nuovamente).
Questo chiaramente è fisiologico e dimostra che la scelta del settore è fondamentale in una politica di gestione di portafoglio, e non solo...
Per concludere la mia fotografia generale, il 44.44% della capitalizzazione dei 600 membri che compongono il nostro indice di riferimento presentano un Alpha (calcolato a 2 anni su dati weekly) superiore allo 0 e un Beta inferiore a 1, quindi titoli più forti del benchmark e meno reattivi dello stesso.
Il 25.34% della capitalizzazione dei membri, invece, hanno un Alpha positivo e un Beta superiore a 1, indicando quindi titoli più forti e più volatili del mercato.
Oggi m’interesserò, dal punto di vista puramente tecnico, a un titolo di tale ultima categoria che presenta anche una variazione da inizio anno negativa. Praticamente il quadratino rosso sul grafico a dispersione.
Il titolo inglese JD Sports Fashion PLC ha realizzato all’inizio dell’anno l’attuale massimo storico a 890 Gbx per poi consolidare brevemente al massimo della sua gloria prima di accusare una vera e propria punizione che si è conclusa, solo 2 mesi dopo, a 274.70 (-69%).
Il titolo ha interrotto la sua discesa in corrispondenza di un’importante supporto statico individuato nelle immediate vicinanze di 300 prima di rimbalzare fino a testare 715.
Lo scenario tecnico è moderatamente rialzista anche se la fase di recupero in essere dalla fine dello scorso mese di marzo è caratterizzata da volumi daily discendenti che la rendono potenzialmente instabile. Alcune Gann Lines potrebbero aiutarci nuovamente come sono state in grado di ipotizzare un mese fa un possibile punto di svolta. La volatilità storica, anche se in calo, è ancora abbondantemente sopra il 50% ed è seconda unicamente a quella riscontrata nel lontano inizio del 2010.
Abbiamo pertanto un titolo più forte e volatile del mercato, che perde ancora oltre il 20% da inizio anno, anche se recupera, ma con volumi discendenti e una volatilità storica molto elevata.
Non sarà una passeggiata domenicale per i motivi appena evidenziati.
Per i possessori del titolo, l’area 600/580 potrebbe costituire un ottimo livello di guardia il quale eventuale cedimento potrebbe coincidere con l’inizio di una fase di debolezza del titolo.
Per un nuovo ingresso, invece, aspetterei il superamento confermato di 680 (senza attendere il picco di 715.40) con primi obiettivi 750 e 800. Diversamente, in caso d’immediato indebolimento, l’eventuale cedimento dell’area come sopra, ossia 600/580, potrebbe dunque precedere una nuova correzione tecnica e, a questo punto, potrei valutare nei pressi di 450 un possibile supporto in grado di interrompere una discesa tecnica. La successiva area è a 340/300 circa.
Lo stop loss va sempre considerato e individuato anticipatamente (mai nel mentre) tendendo conto della propria propensione al rischio. L’importante è preservare il capitale investito.
A disposizione
Giovanni
Articolo a cura di Giovanni Maiani