Un super airbag per TESLA

Pierpaolo Scandurra Pierpaolo Scandurra - 18/06/2020 09:49

Ancora sotto la pari un certificato che permette di investire su tre big internazionali con opzione Airbag e ambiziosi rendimenti

Dopo un recupero lampo, definito a V per la forma e la velocità con cui si è sviluppato dopo la crisi dovuta al Covid, la volatilità è tornata a crescere, con il Vix che ha scavallato nuovamente area 40. In tale contesto e in virtù di dati macroeconomici che non rispecchiano un’economia globale in salute, ritorna ad esserci il timore sui mercati di un potenziale retest del minimo battuto a marzo, ovvero che la ripresa sia in realtà a W. Nessuna paura tuttavia, in quanto sia per chi volesse tutelarsi dalla discesa dei prezzi sia dall’aumento di volatilità, componente fondamentale nel pricing delle opzioni, Il segmento dei certificati offre la possibilità di scegliere un investimento in grado di proteggere il capitale anche a fronte di ulteriori discese, date le barriere profonde e soprattutto l’effetto airbag sulla barriera stessa.

Stiamo parlando di un Phoenix Memory Airbag (DE000UD667U6), emesso dalla casa svizzera UBS e scritto su un Basket composto da titoli che si classificano sia come value che growth.

Le azioni sono Arcelor Mittal, il leader nella produzione dell’acciaio mondiale, Tesla, la famigerata casa automobilistica capeggiata da Elon Musk che ha di recente sfondato il muro dei 1000 dollari e Nokia, storico produttore di telefonia e strumenti tecnologici.

Il certificato, emesso a un valore inferiore ai 100 euro nominali, paga un flusso di coupon trimestrali con effetto memoria dell’1,81% se verrà rispettato il trigger cedolare posto al 60% dei prezzi strike fissati inizialmente. L’effetto memoria permette di ricevere alla prima occasione utile, anche i coupon non pagati nelle date di osservazione in cui non venga rispettata la condizione definita dal trigger cedolare.

A partire dal 28/4/2021, vi sarà inoltre la possibilità di autocall, ovvero che l’emittente rimborsi anticipatamente il valore nominale del prodotto maggiorato dei coupon previsti se il sottostante meno performante del basket sarà al di sopra del suo prezzo strike. L’aspetto difensivo del certificato, che è anche il punto di forza di strutture simili, è la barriera del capitale posta al 60% degli strike dotata di effetto Airbag, che permette di limitare sensibilmente i danni di un’eventuale rottura della barriera a scadenza.

Più in particolare, ipotizzando che uno dei tre titoli rilevi a scadenza a un valore negativo rispetto all’emissione, fino alla barriera del 60% il capitale sarà interamente protetto dalle perdite. Oltre tale soglia, il certificato perderà la protezione condizionata e seguirà il suo sottostante peggiore, replicandone le performance negative. Tuttavia, anziché dallo strike iniziale, coincidente con il valore del sottostante all’emissione, il calcolo della performance avverrà dalla barriera, ossia dal 60% dei rispettivi strike iniziali dei tre titoli. Ciò implica che in caso di rilevazione finale di uno dei tre titoli a -50% rispetto all’emissione, anziché ricevere un rimborso di 50 euro come avverrebbe nei classici certificati Phoenix Memory, se ne otterrà uno pari a 83,33 euro, dato dalla seguente formula:

50 / 60 = 0,8333

0,8333 x 100= 83,33 euro

Pertanto, a fronte di un 50% di ribasso di una delle tre azioni, la perdita per l’investitore sarà ridotta al 16,67%.

Si aggiunga inoltre che sfruttando l’emissione sotto la pari, il certificato è acquistabile in area 94,2 euro e pertanto il rendimento a scadenza sarà anche maggiore rispetto a quello preventivato all’emissione. Due gli scenari possibili alla scadenza dei 5 anni: nel caso in cui il titolo peggiore del basket sarà al di sopra della barriera del 60%, distante il 37,8% dai livelli attuali per Arcelor Mittal ( titolo più debole), il rimborso sarà di 100 euro più tutti i coupon previsti, generando un rendimento del 44,5% sul capitale investito. Qualora invece il sottostante peggiore sarà al di sotto della barriera, il valore di rimborso sarà rettificato secondo la formula sopracitata.

Nello specifico, il titolo Arcelor Mittal, sta lavorando la resistenza dei 12 dollari ( è stato utilizzato il titolo quotato in dollari per l’emissione anche se per l’investitore poco o nulla cambia in quanto non si è soggetti al rischio di tasso di cambio). Il livello barriera è posto a 6,21 dollari, al di sotto del minimo definito a marzo in linea con i mercati azionari globali battuto a 6,64 dollari. Al momento è il titolo meno performante dei tre con un rialzo dell’8% dall’emissione.

Il titolo Tesla, protagonista di una delle migliori performance di tutto il panorama azionario statunitense, continua a stupire coloro che la seguono da vicino, aggiornando i massimi quasi quotidianamente e arrivando a quotare 1000 dollari di prezzo. Anche qui si può notare come la barriera sul titolo posta a 461 euro sia graficamente ‘lontana’ rispetto al trend attuale ben impostato al rialzo. Progresso del 27% dall’emissione del certificato.

Infine, il titolo Nokia che ha subito una forte flessione nel corso dello scorso anno, è riuscito a tornare ai livelli pre-covid a 4 euro, effettuando una performance dai minimi del 100%. Al momento, sembra reggere anche le discese dei listini principali, rimanendo ben al di sopra il suo rispetto livello barriera. Apprezzamento del 22% dall’emissione.

Da segnalare infine che data la situazione in cui versa il basket, con tutte le azioni in territorio positivo rispetto all’emissione, già alla prima data di aprile 2021 potrebbe verificarsi il rimborso anticipato del capitale. In tal caso, per l’investitore che decidesse di acquistare ai valori odierni, il rendimento sarebbe del 13,84% in 10 mesi. Straordinario il carattere difensivo della proposta: qualora Arcelor Mittal perdesse anche il 50% dai prezzi odierni, il rimborso sarebbe di 89,45 euro, per una perdita effettiva per l’investitore di meno di 6 punti percentuali. Il tutto senza considerare l’incasso di eventuali premi trimestrali che andrebbero a colmare ulteriormente il gap.

Articolo a cura di Pierpaolo Scandurra
Fonte: certificatiederivati.it

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