Nonostante il rimbalzo in atto, lo stato d’animo dei risparmiatori continua ad essere orientato alla prudenza e quindi in ambito di certificates continuano a ricercare delle strutture protettive.
Va in questa direzione l’ultima emissione di BNP Paribas, definita “low barrier”, che si caratterizza per una barriera discreta particolarmente profonda che, a seconda del certificato, può reggere un ribasso dal 50% al 70% dei sottostanti.
Un esempio è il certificato “cash collect” con isin NLBNPIT1LT30 costruito sui titoli del settore utility A2A, Engie e Repsol.
Eikon Refinitiv
Entrando nel dettaglio del prodotto:
-Il nome commerciale è Cash collect
-l’Emittente è BNP Paribas
-Il codice isin è NLBNPIT1LT30
-Obiettivo finanziario: entrata periodica
-Tipologia: capitale condizionatamente protetto
-La quotazione attuale del certificato è in area 101-101,55 euro
-La scadenza naturale è prevista il 17/01/2025, salvo che si attivi l’opzione “autocall” che prevede il richiamo anticipato del certificato rispetto alla sua naturale scadenza
-Il prodotto è quotato sul mercato Sedex di Borsa Italiana
-Il sottostante sono i titoli A2A, Engie e Repsol
-Lo Strike è posto rispettivamente a 1,40 per A2A, a 12,472 per Engie e a 14,93 per Repsol
-La barriera, che è “discreta” e quindi attiva solo a scadenza, è posta al 50% ed è posta rispettivamente a 0,70 per A2A, a 6,236 per Engie e a 7,465 per Repsol
-La struttura cedolare è quella classica di un cash collect con il pagamento di cedole periodiche
-L’importo della cedola ammonta al 2,55%
-La frequenza di pagamento della cedola è trimestrale per cui il flusso cedolare potenziale annuo ammonta al 10,20%
-Tutte le cedole godono dell’effetto memoria
-È prevista l’opzione “autocall” a partire dalla seconda data di rilevazione (luglio 2023) con trigger fissa e posta al 100% del valore dello Strike
-Le cedole e le eventuali plusvalenze di prezzo (differenza positiva tra il prezzo di acquisto e quello di vendita o di rimborso) costituiscono “reddito diverso” per cui possono essere utilizzati per recuperare eventuali minusvalenze pregresse
Prima di parlare della struttura e delle caratteristiche di questo certificato, ti ricordo che oggi (mercoledì 25 gennaio) alle ore 17.30 svolgerò il webinar “Le opportunità di investimento con i certificati di BNP Paribas“
Come al solito la partecipazione è gratuita ma occorre registrarsi per tempo: https://bit.ly/3QGWTvL
Analisi della struttura del certificato
In occasione della prima data di rilevazione non è attiva l’opzione autocall per cui un investitore potrà trovarsi di fronte a due scenari:
-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: il certificato paga la cedola del 2,55% e si va alla successiva data di rilevazione;
-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto alla barriera: il certificato non paga la cedola, che gode dell’effetto memoria, e si va alla successiva data di rilevazione.
A partire dalla seconda data di rilevazione e fino a scadenza si attiva l’opzione autocall per cui si potranno verificare tre scenari:
-tutti i titoli sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore allo Strike: in questo caso scatta l’opzione autocall per cui il certificato rimborsa in anticipo 100 euro, mantenendo quindi la protezione del capitale e pagando la cedola del 2,55% (grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente);
-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto allo Strike ma tutti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: in questo caso non scatta l’opzione autocall, il certificato paga la cedola del 2,55% (grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente) e si va alla data di rilevazione successiva;
-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto alla barriera premio: in questo caso il certificato non paga la cedola, che però non è automaticamente persa in quanto gode dell’”effetto memoria”, e si va alla successiva data di rilevazione.
È opportuno sottolineare come il livello della Trigger per determinare l’autocall sia fisso e coincidente con il valore dello Strike di ciascun sottostante.
Salvo richiamo anticipato (attivazione dell’opzione autocall), questi tre scenari si verificheranno ad ogni data di rilevazione fino alla naturale scadenza nel gennaio 2025.
A scadenza si potranno verificare due scenari:
-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: in questo caso il certificato mantiene la protezione del capitale, rimborsa il valore nominale di 100 euro e la cedola del 2,55% oltre alle eventuali cedole precedentemente non erogate, grazie all’effetto memoria;
-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore alla barriera: in questo caso il certificato perde la protezione del capitale per cui il prezzo di rimborso sarà calcolato attraverso la formule (prezzo finale/Strike)*100.
L’analisi di scenario a scadenza di Cedlabpro evidenzia il rendimento asimmetrico di questo certificato che permette ad un investitore di ottenere un rendimento positivo anche a fronte di un ribasso del 50% del sottostante “worst of”.
Se desideri conoscere anche gli altri certificati “low barrier cash collect su panieri di azioni”, puoi cliccare su questo link
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Buon investing!
Gabriele
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