Un Basket Pharma per il Reflation Trade

Pierpaolo Scandurra Pierpaolo Scandurra - 29/09/2021 10:00

Si punta sui titoli value del settore pharma con un certificato difensivo che può rendere fino al 7% annuo.  Scadenza a 5 anni ma buone probabilità di rimborso già a febbraio 2022.

In avvio di settimana abbiamo assistito sui mercati azionari a una massiccia rotazione settoriale tra titoli value e growth, con questi ultimi che hanno mostrato il fianco ai venditori perdendo notevole forza relativa e causando al Nasdaq la peggiore caduta da maggio. Il tema del “reflation trade” e l’incremento dei rendimenti sul decennale americano hanno favorito quella rotazione settoriale che si attende da tempo e che con il ritorno graduale alla normalità prenderà sempre più corpo. L’enorme liquidità affluita sui cosiddetti titoli “ stay at home” e sulle mega-cap statunitensi potrebbe defluire rapidamente andando a favorire quelle azioni di “valore”, rappresentate ad esempio dai consumer staples ( non discrezionali, ovvero beni essenziali) o dai farmaceutici. In questo contesto, chi finora ha arricchito il proprio portafoglio di idee ad alto rendimento su titoli tecnologici dovrà iniziare a puntellare le fondamenta andando a creare una base capace di resistere a eventuali scossoni dovuti all’incremento di volatilità. Per far questo, sul segmento dei certificati non mancano di certo le opportunità e tra queste si segnala un Phoenix Memory legato a un basket di quattro titoli pharma internazionali.
 

Il certificato ( ISIN CH1110429235) è emesso e quotato in Borsa Italiana da EFG International, veicolo emittente svizzero della galassia Leonteq con rating A3 e CDS a 5 anni di soli 41 punti base. Emittente di elevata solidità che ha ideato questo certificato legato a un basket composto dai titoli Bayer, Biomarin Pharmaceutical, Bristol-Myers Squibb e Roche. Ancor prima di entrare nelle caratteristiche del certificato, è da sottolineare come la volatilità implicita dei 4 titoli vada da un minimo del 16% a un massimo del 31%,  un elemento che denota il carattere difensivo dei sottostanti al quale si aggiunge quello della struttura costruita attorno. Infatti, questo Phoenix Memory è caratterizzato da una barriera a scadenza, osservata solo quindi solo alla data di valutazione finale del 6 maggio 2026, posta al 60% degli strike e da uno schema a trigger decrescenti per gli importi periodici.
 

Soprattutto questa caratteristica, in aggiunta al classico effetto memoria, come si è già potuto osservare su emissioni già negoziate con sottostanti che hanno subito anche profondi ribassi, ha effetto sui prezzi del certificato, che tendono a rimanere sostenuti, anche durante la sua vita.

Entrando più nel dettaglio delle opzioni offerte, sono previsti premi trimestrali dell’1,5%, il 6% p.a., riconosciuti a fronte di un trigger inizialmente posto al 60% che scenderà ogni anno del 2% fino ad arrivare al 52% della data di valutazione finale.  A partire dal 7 febbraio 2022, si apriranno inoltre le finestre di uscita anticipata che si attiveranno, con il rimborso dei 1000 euro nominali maggiorati della cedola prevista, se i sottostanti non avranno perso più del 10% rispetto al livello iniziale, ovvero si troveranno ad almeno il 90% dello strike.
 

In questi giorni, con Bayer worst of in ribasso dell’11% dallo strike, il certificato è esposto a un prezzo di 966,79 euro. Pertanto, il rendimento su base annua sale al 7% circa e sarà ottenuto fino a un ribasso del 32% da parte dell’attuale titolo più debole, Bayer.  Prossimo appuntamento con l’importo periodico è fissato per l’8 novembre mentre a febbraio 2022, a fronte di un recupero frazionale della stessa Bayer scatterebbero già le condizioni per il rimborso anticipato dei 1000 euro maggiorati del coupon trimestrale di competenza.



Articolo a cura di Pierpaolo Scandurra
Fonte: certificatiederivati.it

 

 

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