L’ITCup 2019 è diversa dalle precedenti edizioni. Grazie all’incontro tra Vontobel e lo storico presidente ed organizzatore Ascanio Strinati, l’edizione di quest’anno si caratterizza per un’anima molto più educational, con i trader professionisti per la prima volta sia concorrenti che coach degli altri partecipanti tramite un ciclo di webinar ed eventi.
Il primo webinar vede come protagonista Marco Tosoni. Il trader e blogger bresciano è una vera e propria star della scena del trading italiano: nel 2013 e nel 2015 ha vinto la categoria Forex dell’ITCup e si è piazzato terzo e secondo della classifica generali con performance di 81,82% e 98,96%. Di seguito un riassunto della view di Marco Tosoni, alcuni consigli del top trader per operare sui mercati e vincere l’ITCup.
Cosa significa partecipare ad una competizione di trading come ITCup?
Significa avere un ritorno di immagine come prima cosa, ma soprattutto competere con altri concorrenti rappresenta la più importante esperienza formativa per un trader: non è solo la tua performance, non sei più tu contro il mercato, diventa un confronto attivo con altre persone che possono solo che agire come stimolo.
In sostanza una competizione porta un trader ad operare in una condizione psicologica unica.
Che cosa significa avere una strategia in una competizione come l’ITCup?
Bisogna iniziare la competizione con un piano operativo ben delineato e non modificare continuamente le proprie scelte sulla base dell’emotività.
Qual è l’importanza dell’imparare dal passato?
Si devono studiare le performance delle edizioni passate ricordandosi però di tenere in conto il contesto: un mercato che segue un trend premia una certa tipologia di trader, un mercato laterale invece può premiarne un’altra.
Non affrettarsi a vincere:
La competizione è una maratona e non uno sprint. In termini pratici, significa dividere la propria operatività in due fasi:
1) Una prima fase che deve portare il trader al 20esimo giorno della competizione con una performance in linea con i principali competitor. In questa prima fase si deve studiare l’operatività degli altri concorrenti e capire se vi sono trader più o meno aggressivi, trader più o meno indisciplinati o trader che invece di operare con discrezione seguono un certo sistema.
2) Una seconda fase che deve coincidere con gli ultimi 10 giorni della competizione dove si può provare un allungo sul resto dei concorrenti.
La ratio dietro una divisione del genere è che solitamente il 30 – 35% dei concorrenti bruciano l’intero capitale nella prima settimana della competizione e lo fanno cercando la performance della vita invece di costruirla giorno per giorno tenendo conto del profilo rischio rendimento.
Non rischiare troppo
Il profilo ideale del trader? Marco Tosoni si definisce un trader aggressivo ma parsimonioso. Lui consiglia di non superare mai il 5% di rischio per ogni singola trade, specialmente agli inizi della competizione.
La scelta del deposito minimo
Riguardo l’importo da utilizzare, Marco commenta come sia una scelta privata, ma in generale un trader con buona esperienza deve provare ad operare con capitale minimo o comunque una cifra che non superi i 5 mila euro. La ratio è quella che le piccole operazioni incidono di più percentualmente grazie alla leva: si possono avere ottime performance rischiando poco capitale.
Frequenza delle trade
Servono minimo dieci trade per entrare nella classifica, ma il consiglio di Marco Tosoni è di operare tutti i giorni, con una media di tre operazioni.
Scelta dei sottostanti
Per i trader discrezionali, il consiglio è di concentrarsi su un numero limitato di sottostanti, tra i 4 e gli 8 e conoscere il mercato di questi sottostanti perfettamente, specialmente il fattore volatilità.
Consigli per un nuovo trader
Iniziare una competizione come l’ITCup quando si è alle prime armi con il trading può essere complicato. Un neotrader dovrebbe provare a fare una performance positiva rischiando poco.
La view di Marco Tosoni sulla situazione di mercato nel mese della competizione
Aprile è storicamente il mese di miglior performance delle borse, confermato anche quest’anno da un andamento rialzista delle principali borse mondiali. Maggio invece è caratterizzato dal fenomeno del “Sell in May and Go Away”: storicamente le borse sono ribassiste e caratterizzate da elevata volatilità.
Prodotti: Covered Warrants e volatilità
In quest’ottica di mercato volatile, lo strumento del Covered Warrant può premiare un trader. Infatti maggiore è la volatilità, maggiore è il prezzo di un Covered Warrant, data la maggiore possibilità che lo strumento risulti in-the-money.
Per maggiori informazioni sui Covered Warrant
Prodotti: Leva Fissa
Un Leva Fissa Certificate è uno strumento più semplice invece: vede il suo prezzo modificarsi solo a seconda dell’andamento del prezzo del sottostante.
Da considerare però utilizzando un Leva Fissa certificate è il prezzo: maggiore è il prezzo dello strumento, maggiore è l’efficienza dello stesso. Infatti ad un prezzo più alto corrisponderà uno spread inferiore e una sensibilità maggiore all’andamento del sottostante: in parole povere, più cifre decimali e non dove osservare questa performance.
Per maggiori informazioni sui Leva Fissa
Consiglio tecnico: la personalità dello strumento
Bisogna tenere conto della “personalità” di uno strumento finanziario. Esistono infatti mercati a passo breve e mercati a passo lungo. Quelli a passo breve sono caratterizzati da prezzi più elevati ed un valore al tick che percentualmente incide poco, mentre quelli a passo lungo, al contrario, avranno prezzi più bassi ed un valore al tick più influente.
Per fare un esempio pratico, consideriamo il DAX e l’Euro Stoxx 50.
L’indice tedesco ha un valore arbitrario di 12.000 ed un tick, ovvero la variazione minima del prezzo, pari a 0,5: il DAX è composto da 24.000 tick. L’indice Euro Stoxx 50 ha invece un valore arbitrario di 3.000 ed un tick pari ad 1: è composto da 3.000 tick. Possiamo affermare quindi che il passo del Dax è 8 volte più corto di quello dello STOXX. In sostanza, se entrambi fanno una performance giornaliera dell’1%, significa che lo STOXX ha fatto 30 punti su 3.000 mentre il DAX ne ha fatti 240 su 12.000. La velocità dello strumento, e quindi la sua dinamicità, si misura sul peso rispetto al tick, ovvero il rapporto tra valore del tick e valore del sottostante: il DAX risulta chiaramente più dinamico dello STOXX. Essendo i due indici altamente correlati, sarà preferibile investire sul DAX nel trading intraday.
La strategia ipotetica di Marco Tosoni: operazioni Long sul DAX
Se fosse un concorrente, il top trader farebbe operazioni intraday sul DAX con un timeframe a 5 minuti.
Il DAX ha avuto un trend rialzista da inizio anno, guadagnano tra i 100 e i 150 punti per seduta di negoziazione. La sua operatività sarebbe quella di seguire il trend con operazioni di carattere rialzista, sfruttando la sua conoscenza sul range di oscillazione del DAX, che il trader considera abbastanza statico e riassume nel seguente modo:
– Il DAX crea range giornalieri di 1 – 1.5% con il 75% di probabilità.
– Con il 95% di possibilità, il range non sarà superiore al 4%.
– Se il range è in aumento per due sedute, la terza avrà solo il 20% di possibilità di esserlo.
– Se il range è in diminuzione per due sedute, la terza crescerà.
– Il movimento che si genera nella prima ora di apertura della borsa di Francoforte caratterizzerà l’intera giornata del DAX.
Per consultare il regolamento dell’evento ed iscriversi alla competizione, consultare il sito: www.itcup.it
Per maggiori informazioni sui prodotti e servizi Vontobel: certificati.vontobel.com.
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