Di seguito un recap delle prime due settimane di competizione di Tony Cioli Puviani ed alcuni consigli del top trader per operare con i Certificati a Leva Fissa e vincere l’ITCup.
Come sta andando l’ITCup 2019?
In real time, dopo 9 giornate effettive di mercato aperto, il trader sfoggia una performance giornaliera media dell’1,413%, che corrisponde ad una performance totale realizzata del 12,72%.
La pressione psicologica è forte: Tony Cioli Puviani è un top trader, non vuole rischiare una performance negativa con operazioni spavalde. Preferisce quindi costruire la sua performance “come un muratore”: mattoncino su mattoncino.
E il mercato lo ha premiato: il trader mostra in diretta come abbia condotto al momento 26 operazioni, e solo una di queste ha avuto una performance negativa.
L’operatività del trader e il vantaggio dell’azzeramento delle commissioni
Il trader ha deciso di operare con un deposito iniziale di 5.000 Euro. Utilizza circa 1/3 del deposito iniziale per una singola operazione. In questo modo ha tre “cartucce” da sparare, se dovesse individuare tre operazioni interessanti, e non paga le commissioni di negoziazione all’apertura della posizione, ma solo in caso di performance fortemente negativa.
Il trader ha basato la sua strategia considerando il vantaggio dell’azzeramento delle commissioni di negoziazione che l’emittente Vontobel ha stretto con i broker sponsor della competizione: Directa Sim e Binck Bank.
Sopra i 1.500 Euro transati (in acquisto e in vendita) sul singolo ISIN, le commissioni di negoziazioni sono azzerate.
Questo rappresenta un ottimo vantaggio ai fini della competizione e, in generale, sull’operatività sui Certificati emessi da Vontobel. Infatti, non pagare una commissione di negoziazione anche per un ammontare modesto quale 1.500 Euro, permette ad un trader di uscire dalla posizione anche quando il guadagno o la perdita sono minimali: il guadagno non sarà intaccato dalle commissioni e la perdita non sarà incrementata.
Tony ha condotto 26 negoziazioni, quindi 52 operazioni totali di acquisto e vendita, e al momento ha realizzato una performance di 600 euro: se non vi fosse stato questo vantaggio dell’azzeramento delle commissioni di negoziazione, nel caso del trader applicato per 50 operazioni, il trader avrebbe pagato 5 euro a transazione e la sua performance sarebbe stata quasi dimezzata dai 250 euro ipotetici di commissioni di negoziazione.
Le operazioni di Tony Cioli Puviani
Tony al momento ha condotto solo ed esclusivamente operazioni Short. La sua strategia è quella di operare solo dopo aver fatto una previsione su come si muoverà il mercato nei prossimi 2 o 3 giorni.
In questo periodo i mercati sono altamente volatili e caratterizzati da un trend ribassista a causa delle imminenti elezioni europee e del mancato accordo tra il governo statunitense e quello cinese sul termine della guerra dei dazi.
Graficamente, la volatilità comporta recuperi e storni continui dei prezzi. Secondo Tony, un trader può tentare un long modesto per recuperare qualche punto oppure aspettare che il prezzo si ricarichi leggermente e assumere una posizione short.
È quest’ultima l’operatività che Tony Cioli Puviani predilige: adattarsi al trend primario di periodo, andando però in controtrend in ottica giornaliera.
Cosa ne pensa dei certificati?
Il trader ha iniziato ad utilizzare i certificati in vista dell’ITCup 2019. Ha scoperto uno strumento efficiente, che segue l’andamento del sottostante coerentemente nell’intraday in qualsiasi situazione, anche quando i mercati sono altamente volatili.
E soprattutto per i prezzi superiori ai 3 Euro, gli strumenti Vontobel hanno uno spread davvero basso rispetto ad altri strumenti alternativi.
Le critiche che si leggono sui social network riguardo l’efficienza dei Certificati?
“Le uniche inefficienze di questi strumenti sono date dal non conoscere gli strumenti e dalle spese di commissioni quando troppo elevate” commenta Tony Cioli Puviani:
1) Con Vontobel è possibile azzerare le commissioni di negoziazione.
2) L’ITCup 2019, i webinar dedicati con coach e formatori, nonché il programma Investv servono a far capire il funzionamento dei Leva Fissa Certificate nonché l’operatività dei top trader su tali strumenti:
- L’investimento va fatto in un’ottica intraday o comunque nel brevissimo periodo per evitare l’impatto dell’effetto compounding o effetto dell’interesse composto sulla propria performance;
- A parità di altre condizioni, lo strumento più efficiente è quello con il prezzo più elevato: maggiore è il prezzo, minore è lo spread in termini percentuali e più cifre si avranno su cui poter osservare la performance.
Tony Cioli Puviani non crede a queste critiche: comprare un Leva Fissa Certificate con prezzo tra i 3 ed i 5 euro assicura generalmente uno spread molto limitato, pari a circa 0,01 Euro.
I Certificati sono prodotti efficienti anche rispetto ad altri strumenti di trading?
Secondo Tony Cioli Puviani, i Certificati sono prodotti di trading efficienti e spesso possono rappresentare un’ottima alternativa agli strumenti quotati sull’IDEM.
Il trader riporta un esempio pratico con un altro trader dal portafoglio di soli 2000 euro. Questo trader poteva scegliere se operare ai margini con un Mini FIB o investire 1500 Euro su un Certificato a Leva Fissa con sottostante FTSE MIB.
Nonostante lo strumento possa sembrare simile:
1) È possibile acquistare il Certificato a Leva Fissa Vontobel senza pagare alcuna commissione di negoziazione;
2) Il nozionale del Mini FIB è pari a 21 mila euro: acquistando 500 unità di un Certificato a Leva Fissa x7 con prezzo pari a 3 euro, si avrà un nozionale pari a 500 x 3 x 7, ovvero 10.500, quindi la metà esatta del Mini FIB. Un Certificato permette perciò di investire la metà del capitale e quindi anche di assumersi metà del rischio.
Inoltre un Certificato non richiede un conto derivati, non ha un sistema di marginazione che operativamente potrebbe portare ad uno stop loss dato da un adeguamento obbligatorio della marginazione. Per Tony è evidente: un Certificato permette di graduare il proprio investimento in modo più semplice ed efficiente.
Il top trader ritiene che se un trader opera con Mini FIB o con i CFD, può adattare facilmente la propria operatività ad una sui Certificati.
I Certificati sono strumenti liquidi?
Tony Cioli Puviani afferma di sì ed è pronto a dimostrarlo.
Alcuni operatori hanno la convinzione che non siano liquidi, soprattutto i titoli meno scambiati, per l’assenza di trade continue da parte degli operatori. Il trader controbatte che se gli spread dei market maker sono così bassi, pari a 1 o 2 centesimi al titolo, il titolo è un titolo liquido. In aggiunta la presenza del market maker garantisce di per sè la liquidità dello strumento.
Chiusura alle 17.30 e performance overnight
Ci sono problemi a scambiare titoli o indici con mercati che chiudono ad orari differenti?
Secondo il trader, sapendo già che questo avverrà, un operatore può fare le sue considerazioni in anticipo.
Per la sua esperienza pratica durante l'ITCup 2019, portare lo strumento in overnight per una singola chiusura, anche se Vontobel stressa sull’utilizzo dei Certificati a Leva Fissa nell’intraday, non comporta nessun problema: se la view era corretta vieni premiato, in caso contrario potresti avere delle perdite superiori a quelle pronosticate a causa dell’effetto compounding.