Quanto può rendere investire in Germania?

Pierpaolo Scandurra Pierpaolo Scandurra - 18/05/2021 11:39

Quando si sceglie di investire al di fuori dei confini nazionali, rimanendo però all’interno del Vecchio Continente, non si può fare a meno di prendere in considerazione quella che per lungo tempo è stata la locomotiva d’Europa. Il Dax di Francoforte è tra gli indici europei quello che più è correlato con i listini americani e le sue performance sono sempre state superiori a quelle del paneuropeo Eurostoxx 50 o del nostro FTSE Mib.

Nelle ultime ore è tornato a testare i massimi storici a 15.500 punti e il merito non va solo ai titoli più blasonati, come Deutsche Bank, Volkswagen, Bayer o Allianz ma anche a un nutrito gruppo di azioni che hanno sfruttato la trasformazione sociale salendo alla ribalta e mutando anche i connotati prevalentemente industriali del benchmark tedesco.

Tra questi, ad esempio, nel settore delle consegne a domicilio di cibo si segnala quella Delivery Hero che ha scelto di operare principalmente fuori dal territorio tedesco e che solo nelle ultime settimane ha comunicato l’intenzione di tornare in patria per rispondere a una domanda sempre più crescente. Nel campo delle energie verdi, Nordex si è affermata nella produzione e installazione di turbine eoliche mentre nel settore della produzione di batterie industriali e sistemi fotovoltaici , Varta, ha raggiunto i massimi storici proprio agli inizi di quest’anno.

COME INVESTIRE SU QUESTI TITOLI RIMANENDO IN BORSA ITALIANA

Sembra che la volatilità di alcuni di questi titoli stia attirando l’interesse delle banche che operano nel segmento dei certificati, portando la Germania a essere maggiormente presente nei basket sottostanti. In particolare, EFG e Leonteq , stanno dedicando spazio all’emissione di certificati con Airbag legati al mercato tedesco. Nelle scorse settimane, l’Ufficio Studi del CedLAB ha analizzato il Phoenix Memory Airbag CH1100987705 legato a un basket composto dai titoli Varta, Thyssenkrupp e Delivery Hero, un’abbondante cedola trimestrale del 2% che si associa a una barriera al 50% con effetto Airbag, capace di contenere le perdite anche sotto la barriera. Due titoli in calo del 14% dall’emissione ma prezzo alla pari, data la profondità della barriera e l’effetto Airbag 2, che permette di disegnare un’analisi di scenario che a questi prezzi vale il 33,15% di rendimento  e protezione fino al 42% di ribasso e una perdita limitata al 14,11% a fronte di un -50% del sottostante.

 

La stessa EFG ha concesso il bis con la quotazione di un secondo Phoenix Memory Airbag ( codice ISIN CH1110429243) che ha per sottostanti i titoli Nordex ( energia eolica – 14% da inizio anno , volatilità implicita del 53% ) , Siemens Gamesa, spagnola ma quotata in Germania ( energie rinnovabili +19% da inizio anno, 24% volatilità implicita) e Varta ( batterie -4% da inizio anno e 38% di volatilità implicita ) . Cedola trimestrale sempre al 2% con effetto memoria ma barriera che sale al 60%, per un effetto Airbag dell’1,666. Trigger autocallable a partire dal primo anno, con livello iniziale al 100% e decrescente del 5% a semestre. Molto attraente per il prezzo sotto la pari, oggi a 967 euro circa, che vale un rendimento del 38,82% a scadenza ( 4 anni per i due prodotti) e barriera al 33% di distanza. A fronte del 50% di ribasso del worst of, oggi Nordex in calo del 10%, perdite contenute al 22,22%.



Articolo a cura di Pierpaolo Scandurra
Fonte : certificatiederivati.it

 

 

 

 

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