Settimana positiva per i principali mercati azionari mondiali con le quotazioni che, giunte sul livello del minimo relativo precedente, hanno rimbalzato.
Questo rimbalzo, avvenuto a contatto con l'area del minimo precedente, fornisce un'indicazione preziosa, ossia che il mercato sta iniziando a cercare una nuova area di supporto da cui tentare di ripartire.
Personalmente però ritengo che, in assenza di segnali concreti, sia ancora prematuro parlare di "doppio minimo" ( configurazione di inversione di tendenza con implicazioni rialziste ) e di ripartenza rialzista del mercato azionario.
La volatilità di mercato resta alta e quindi la mia impressione è che la fase di debolezza e di turbolenza di breve periodo non sia ancora terminata.
Il mio timore è che il movimento attuale non sia un punto di minimo ma solo un rimbalzo tecnico all'interno di una fase di debolezza di più ampio respiro ( qualche settimana o un paio di mesi ).
Come affermato la scorsa settimana, rimango convinto che l'attuale fase di mercato sia più propizia all'operatività intraday e di brevissimo periodo (mordi e fuggi) piuttosto che all'investitore che punta al medio periodo.
L'indice americano S&P 500 rimbalza e riconosce quindi l'area del minimo relativo precedente come livello di supporto ma manca ancora un tema dominante che possa permettere al mercato di assumere nuovamente una tendenza definita.
La mia impressione è che, fino a quando non ci saranno certezze in tema di rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed, il mercato continuerà a restare nell'incertezza e quindi all'interno di un movimento laterale.
Questa settimana a ravvivare il mercato americano potrebbe essere la stagione delle trimestrali che sta iniziando con le società apripista Pepsico, Novagold ed Alcoa.
Per consultare l'elenco completo delle trimestrali Usa della settimana e le stime sugli utili attesi, puoi cliccare su questo link.
Rimbalza e inizia a definire un'area di supporto anche il nostro Ftse Mib che si conferma l'indice più in forma a livello europeo a livello di "forza relativa".
Nonostante il rimbalzo dell'indice, c'è però da rilevare come alcuni titoli abbiano rotto al ribasso l'area di supporto ( che la scorsa settimana avevamo definito come "la linea del Piave" ) ed altri titoli si stiano dimostrando deboli sugli stessi livelli operativi.
Questa debolezza è da osservare con attenzione perchè potrebbe generare nuova debolezza sul nostro listino; anche se questa debolezza mi sembra più frutto della mancanza di compratori che di una reale pressione in vendita.
Per gli amanti della teoria dei gap da chiudere, ricordo che questa settimana il nostro indice ha lasciato aperto un "gap up" in area 20.905 punti di indice, che potrebbe essere chiuso nei prossimi giorni.
La lista dei titoli che hanno rotto al ribasso l'area di supporto è trasversale e colpisce sia le "blue chips" che le "small caps", tra cui citerei; Ubi banca, Tod's, Banco Popolare, Diasorin, Fineco, Bremo o Biesse.
Approfondiremo questi temi, entrando nel dettaglio dei singoli titoli attraverso le analisi e le relative strategie operative, mercoledì sera ( 7 ottobre ) durante la tradizionale video conferenza online e gratuita che, come di consueto, inizierà con la panoramica dei mercati finanziari per poi procedere con l’illustrazione delle migliori opportunità di investimento e di trading del momento.
Nell’ultima parte verranno analizzati i titoli a richiesta dei partecipanti.
La partecipazione è gratuita ma, poichè i posti sono limitati, è necessario registrarsi per tempo cliccando su questo link.
NB: la registrazione sarà disponibile dal giorno successivo solo agli iscritti alla conferenza o agli iscritti alla mia mailing list.
Per chi non è iscritto, la registrazione sarà disponibile con qualche giorno di ritardo.
Rimbalza anche l'indice europeo Eurostoxx che però rimane debole e presenta una scarsa "forza relativa".
Sempre deboli ed impostati al ribasso anche i mercati azionari emergenti, in particolare quelli dell'america latina.
Rimango dell'idea che in questo momento i mercati emergenti siano un asset da non inserire in portafoglio oppure da sottopesare.
Continua la fase laterale dell' Euro - Dollaro Usa.
In ottica di rialzo dei tassi Usa, ritengo che sia da valutare la possibilità di aprire posizioni in dollari, magari attraverso l'acquisto di obbligazioni, in caso di rimbalzo dell'Euro in area 1,14-1,15 euro.
Rimbalzano anche oro ed argento ma la loro tendenza di fondo resta impostata al ribasso.
I minimi crescenti che oro e argento stanno delineando sono un segnale positivo ma manca ancora una tendenza definita al rialzo e manca "forza relativa" rispetto all'asset azionario.
Al momento quindi restano un asset da seguire ma da non inserire ancora in portafoglio.
Sempre in congestione il petrolio su quale, dovendo prendere posizione, valutarei l'analisi di qualche certificato "a capitale condizionatamente protetto" con sottostante l'indice S&P Gsci Crude Oil ER Sub Index.
Torando a piazza Affari, vi segnalo che la Consob ha dato il via libera alla fusione tra Yoox e Net-a-Porter che darà vita, per incorporazione, alla nuova società denominata Largenta Italia. Il debutto a piazza Affari è previsto per lunedì 5 ottobre.
Tra i titoli da seguire per l'operatività, segnalerei Moncler che scende sul supporto di 15 euro.
Attenzione perchè, in caso di rottura ribassista dell'area di supporto, si aprirebbero spazi per una discesa fino in area 13,45 euro, dove è presente un "gap up" non ancora ricoperto dallo scorso marzo.
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Gabriele Bellelli
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