Nasce il certificato dei certificati

Pierpaolo Scandurra Pierpaolo Scandurra - 15/09/2021 09:43

Una gestione attiva in certificati quotati in Italia, Germania e Svizzera che fa da sottostante a un Tracker. E’ il certificato dei certificati targato Vontobel con advisory di Certificati e Derivati

Mentre il mondo dei certificati si arricchisce settimanalmente di nuove emissioni e strutture sempre più originali e innovative, nel segmento degli Investment di classe A i Tracker o Benchmark cercano di farsi spazio offrendo l’opportunità di investire su temi e macrotrend altrimenti non facilmente raggiungibili. Nel corso degli ultimi due anni c’è un’emittente che più delle altre ha puntato su tale segmento, quotando dei Tracker con o senza scadenza su indici tematici sulla Blockchain, sulle energie rinnovabili, sull’economia aerospaziale o sull’idrogeno, tanto per citare degli esempi. Vontobel, forte dell’esperienza maturata in Svizzera, quota oggi in Borsa Italiana 38 certificati Tracker o Strategic che consentono un’ampia diversificazione di portafoglio e in tutti questi casi il funzionamento è semplice da descrivere: un certificato che replica linearmente e passivamente un indice composto da azioni operanti nei settori tematici. Tale indice, o meglio un paniere, è costituito all’origine ed è composto da titoli azionari equipesati che non vengono modificati nel corso del tempo ma semplicemente ribilanciati periodicamente. Da qui, la definizione di certificati che replicano indici statici e non gestiti dinamicamente.
 

Una delle novità approdate in Italia prima dell’estate ha riguardato la costituzione dei primi AMC, ovvero certificati a gestione attiva del sottostante. Un primo esempio è stato un Tracker sulla Via della Seta ma la vera e propria novità che celebra il matrimonio tra la gestione attiva tipica dei fondi e la replica lineare e fiscalmente efficiente dei certificati è stata autorizzata alla quotazione in Borsa Italiana solo dal 9 settembre, data di debutto del primo Tracker Open-End AMC legato a un indice che replica una strategia di acquisto e vendita di certificati.
 

Prima di descrivere più nel dettaglio le caratteristiche del primo Certificato dei Certificati, cerchiamo di capire cosa si cela dietro la sigla degli AMC.

COSA SONO GLI AMC

Per comprendere al meglio la portata della novità, abbiamo chiesto alla dott.ssa Anna Chiara Chisari, Teaching Assistant, Diritto ed economia dei mercati finanziari, all’Università Bocconi, di aiutarci a delineare i contorni degli AMC e le principali differenze regolamentari e pratiche rispetto ai fondi comuni.

“Gli actively managed certificates sono strumenti finanziari contraddistinti da una gestione discrezionale e, pertanto, “attiva” del sottostante. La composizione delle attività sottostanti è affidata alle scelte di investimento di un soggetto terzo (il c.d. gestore) o dello stesso emittente. In particolare, il gestore di un actively managed certificate ha il ruolo di stabilire discrezionalmente la strategia del certificato, implementando gli ordini di acquisto e di vendita degli strumenti finanziari sottostanti al prodotto.

Diversamente dai certificati tradizionali, che rappresentano strumenti di investimento a gestione passiva, gli actively managed certificates, in virtù della discrezionalità gestoria che li caratterizza, presentano elementi di congiunzione con i fondi comuni di investimento.

Da un punto di vista prettamente finanziario, gli actively managed certificates consentono di coniugare i punti di forza dei prodotti strutturati (struttura fiscale favorevole, soglie di ingresso più basse, velocità nell’emissione, struttura dei costi più efficiente) con quelli dei fondi di investimento. In particolare, in modo del tutto analogo ai fondi di investimento e diversamente dagli strumenti finanziari passivi, gli actively managed certificates beneficiano della possibilità di diversificare il portafoglio e di adattarlo alle varie condizioni di mercato.

AMC SUL FS CED DYNAMIC ALLOCATION INDEX

A questo punto passiamo all’analisi della strategia sottostante all’AMC Tracker. Dalla collaborazione tra First Solutions, società di Advisory che nasce nel 2012 sulla base di significative esperienze maturate nell’ambito del Private Banking e dell’Investment Banking, autorizzata e regolamentata dall'autorità inglese Financial Conduct Authority (FCA) e passaportata MiFID in Italia, Svizzera, Liechtenstein e Lussemburg e Certificati e Derivati è nato il First Solutions CED Dynamic Allocation Index, un indice che replica una strategia in certificati quotati.

Obiettivo d'investimento

La strategia dell'Indice consiste nell'investire attivamente e con piena discrezionalità fino al 100% in Certificates quotati sui mercati italiano, tedesco e svizzero.
L´Index Sponsor è First Solutions e nel processo di selezione delle migliori opportunità, si avvale del supporto di Advisory di CED (CertificatieDerivati.it).
 

I Punti salienti

Quotato in Borsa Italiana con prezzi unitari di circa 100 euro permette a chiunque di inserire nel proprio portafoglio la strategia a gestione attiva in Certificates quotati di Certificati e Derivati ( codice ISIN DE000VX0N5M1)

I redditi generati dal Certificato sono di natura «diversa» e consentono la compensazione delle minusvalenze

Le cedole incassate dai certificati detenuti nel portafoglio vengono reinvestite nella strategia consentendo anche una maggiore efficienza fiscale

Vengono selezionati certificati di tutti gli emittenti, garantendo una piena diversificazione del rischio emittente

Nell'ottica di diversificazione del rischio, è previsto un limite del 10% per ogni titolo presente in portafoglio.

Vengono acquistati certificati con possibilità di autocall a breve o con IRR in linea con il profilo di rischio “alto” della gestione

E’ previsto l’utilizzo di certificati a copertura per proteggere la strategia in caso di ribasso del mercato

La strategia sottostante al Tracker è soggetta a una commissione di gestione dell’1,3% p.a. con accrual giornaliero e commissioni di performance con meccanismo “High Watermark “ del 10% p.a.

Dal lancio avvenuto il 9 settembre, il Certificato dei Certificati ha già riscosso un elevato interesse con volumi superiori ai 2,5 milioni di euro. L’elenco di tutte le transazioni effettuate e la composizione del portafoglio viene pubblicato giornalmente da Vontobel, che si occupa di calcolare il valore dell’indice, sul proprio sito web.

Articolo a cura di Pierpaolo Scandurra
Fonte: certificatiederivati.it

 

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