Mercati con l’incubo del Referendum

Pietro Di Lorenzo Pietro Di Lorenzo - 21/11/2016 16:52

Il Ftse Mib disegna una Long Black candle che archivia la peggior seduta delle ultime 12 e una settimana in cui tutte le 5 giornate si sono chiuse in ribasso (bilancio -3.25%). Un calo che si “rimangia” tutto il guadagno della scorsa ottava.

Piazza Affari mostra una crescente debolezza relativa contro le principali piazza finanziarie, in particolare Wall Street che lambisce i massimi assoluti nonostante l’imminente incremento dei tassi (annunciato dalla Yellen) e il super dollaro!

Prosegue infatti “l’effetto Trump” sul biglietto verde: in particolare il cross euro-dollaro archivia la decima seduta negativa consecutiva e riporta il cambio sui minimi annuali. La parità 1:1 sembra ormai un’eventualità possibile.




Tornando a Piazza Affari, a 10 sedute dall’esito del referendum del 4 dicembre gli investitori temono di posizionarsi sul mercato italiano in quanto vi sono forti timori di instabilità politica a seguito della vittoria del “NO” (data per probabile dai sondaggi).

L’andamento del BTP (e quindi dello spread) rispecchia esattamente questa condizione con i prezzi che proseguono la discesa, nonostante lo scudo della Bce.

Immediato l’impatto sui titoli bancari che archiviano la settimana con ribassi importanti, fra cui BP -15.69%, Ubi -15.2%, Unicredit a -13.29%. Graficamente sul Ftse Mib i prezzi testano il supporto psicologico rappresentato dai 16.000 punti: un eventuale cedimento farà scattare nuovi stop con un concreto rischio di ulteriore approfondimento.




Fra i titoli interessanti:
Stm, come previsto, accelera a seguito del superamento della resistenza chiave passante in area 8.7€. Chi fosse intervenuto fissi stop loss a 8.6€ e target a 9.25€.




Unicredit disegna un potenziale pull back. L’interruzione della serie di 4 massimi decrescenti (con il superamento di area 2.03€) potrebbe calamitare di nuovo gli acquirenti.




Ferrari è fra i nostri titoli preferiti in quanto leader secondo il nostro indicatore RI (Reccomendation Index). I prezzi testano i massimi assoluti toccati il 14 novembre a 50.65€: il superamento di questo livello, potrebbe calamitare nuovi acquirenti




Valutiamo un ingresso short su AZIMUT in quanto crescono di quasi 7 volte negli ultimi 8 mesi le posizioni nette corte (ovvero maggiori dello 0.5% del capitale). In particolare in questo momento sono ben 7 gli investitori che puntano sulla discesa del titolo vendendo allo scoperto il 7.17% del capitale.





Raiway dopo una lunga discesa mostra timidi segnali di reazione sul supporto psicologico rappresentato dai 3€. Possibile un tentativo di rimbalzo da questi livelli.




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