Margin Debt: gli Orsi non riescono a persuaderci

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 28/09/2017 12:24

Nell'ambito dell'analisi del sentiment, su cui ci siamo martedi' soffermati, un peso non secondario è rivestito dall'entità del debito contratto dagli investitori (americani) con i propri broker, per l'acquisto a leva di azioni: il cosiddetto Margin Debt (MD). Il dato di agosto, reso noto Martedi' , ha raggiunto un nuovo massimo storico, ad oltre 550 miliardi di dollari: abbastanza per scuotere un'opinione pubblica già sufficientemente nervosa, malgrado l'ennesima annata benigna per Wall Street.

Peraltro, un esame anche superficiale rivelerebbe come il raggiungimento di un nuovo picco assoluto - che, oltretutto, accompagna analoga circostanza da parte degli indici borsistici americani... - è stato sperimentato nel 24% dei casi, da quando tale statistica è opportunamente calcolata. In altre parole, ogni quattro mesi il MD raggiunge un nuovo estremo: che notizia clamorosa sarebbe mai questa? Senza spingerci troppo lontano, il MD migliora pressoché sistematicamente i massimi storici dalla primavera di quattro anni fa e questo, ci sembra, non ha mai impedito allo S&P di prodursi in ulteriori slanci: cosa fa pensare che adesso sia differente?

La realtà, dura da accettare, è che il MD cresce poco, non troppo. Negli ultimi dodici mesi l'indebitamento contratto dagli investitori per comprare azioni del NYSE, è cresciuto di appena il 16%; nel 2000 esplose dell'87%, nel 2007 del 65%. Potremmo concludere che una bolla è prossima ad esplosione quando il MD sale in un anno di almeno il 50%: ma questa asticella non è mai stata neanche sfiorata negli ultimi otto anni e mezzo di bull market, e casomai fa registrare oggi una dinamica più depressa di quelle che hanno anticipato anche soltanto i consolidamenti sperimentati dal 2009 in poi.

Affinché si possa essere persuasi circa l'imminenza di un'inversione di tendenza, gli immancabili (per nostra fortuna...) Orsi devono produrre prove ben più schiaccianti.



Gaetano Evangelista
Fonte: www.ageitalia.net

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