L'indice si ferma in attesa di Draghi

Alessandro Busnelli Alessandro Busnelli - 04/03/2015 19:25

L'INDICE SI FERMA IN ATTESA DI DRAGHI

  
La lunga galoppata del nostro indice iniziata nella prima settimana dell’anno, e che ci ha portato in meno di due mesi a sfiorare i massimi del 2014 con una performance del +25%  (battendo di misura l’EuroStoxx e surclassando il Dow Jones) si sta prendendo una meritata pausa di riflessione prima della conferenza in cui Draghi da Nicosia (Cipro) darà operativamente l’avvio al Quantitative Easing annunciato il 22 gennaio (in quella occasione i MKT avevano già anticipato l’esito delle dichiarazioni e infatti la pausa di consolidamento se la sono presa nella settimana successiva, in concomitanza con l’esito elettorale Greco).
Insieme al piano operativo (quanti soldi, per comperare cosa) sarà importante la “ retorica” con cui verrà illustrato il piano di intervento, anche perché le parole dovrebbero essere accompagnate dai dati relativi ai PMI principali economie Eurozona, al PIL Italiano definitivo  IV trim 2014, ordini industriali Germania prima e poi USA con le richieste sussidi disoccupazione. Insomma un bel termometro dell’Economia Mondiale.
Assumendo che non sarà Draghi a deludere (non lo ha mai fatto nelle precedenti occasioni) l’unica incognita ad incrinare il clima euforico che si è venuto a creare con lo straordinario e difficilmente ripetibile Mix di un QE  Europeo + € debole + Petrolio in calo + Spread sotto 100, potrebbero essere dati significativamente peggiori delle aspettative e il fatto che il PMI nipponico -nonostante l’Abenomics e l’iniezione di liquidità- sia tornato sotto quota 50 ( ancora in recessione! ).
Ma se la retorica, i dati, l’euforia dovesse continuare dove potremmo arrivare ?
Direi che la risposta sta nell’entità della prossima correzione. Perché una correzione sarebbe salutare per tornare a caricarci.
Proseguire senza sosta oltre questi livelli sarebbe un indiscutibile segnale positivo ma lascerebbe gli Analisti tecnici con pochi riferimenti grafici: sopra il massimo del 2014 si configurerebbe sul settimanale l’innesco di una figura Cup & Handle con obiettivi 10mila punti sopra gli attuali livelli, ed una eventuale ulteriore spinta manterrebbe la gamba di rialzo con una inclinazione troppo ripida per essere sostenibile nel lungo periodo.
Una nota statistica.  I precedenti impulsi primari ( Marzo 2009, Luglio 2012 e 2013) hanno fatto contare 9-8 settimane di salita prima di correggere …. direi che ci siamo.
Torniamo alla correzione che dovrebbe darci indizi sul prosieguo dei corsi.
Abbiamo un Gap ancora aperto a quota 21300, sarebbe cosa buona e giusta andarlo a chiudere per non lasciare una spada pendente.
In area 20600-20800 si concentra una alta zona di Volumi , sarebbe un ritracciamento del 38,2% e comunque ancora compatibile con una normale correzione di un movimento impulsivo primario (quello in corso e partito a gennaio).

Sotto 20200 sarebbe tutto un altro film, altro che correzione.
E se non dovessimo correggere subito?
Se la prossima settimana torniamo a salire …. queste riflessioni non sono da buttare, va solo rimandato l’appuntamento per la fine del mese di Marzo, in concomitanza con le scadenze tecniche.



Alessandro Busnelli
Trader e Consulente Finanziario Indipendente
www.tradingmilano.it
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