L’Europa gioca in difesa

Pierpaolo Scandurra Pierpaolo Scandurra - 29/01/2025 09:15

Il contesto geopolitico attuale sta costringendo i governi europei a rivedere al rialzo il proprio budget per le spesi militari. Da Vontobel un’idea per investire sul settore.

La vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti ha definitivamente sconvolto gli equilibri globali. In un mondo sempre più de-globalizzato e diviso in due blocchi, da un lato con le potenze democratiche e dall’altro, su tutti, Cina e Russia, la politica del neopresidente è chiara: l’America prima di tutto (“America First”), giustificando così il suo mix di misure protezionistiche e isolazionistiche. Se gli Stati Uniti hanno già avviato il procedimento per abbandonare l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), persino la NATO come l’abbiamo conosciuta finora sembra essere in pericolo: su questo tema Trump è stato molto chiaro finora, gli USA non possono più permettersi da soli la difesa dei confini europei, pretendendo una collaborazione più attiva da parte degli alleati. E così sono arrivate forti e chiare le sue parole da Mar-a-Lago qualche settimana fa a proposito dell’aumento delle spese militari: “tutti possono permetterselo, ma dovrebbe essere al 5% e non al 2% (del PIL)”.

Ma a che punto sono gli alleati con le spese militari? Il target del 2% menzionato da Trump fu fissato nel lontano 2014, in occasione dell’annessione della Crimea da parte della Russia, ma non tutti si sono adeguati in questi dieci anni. Se i paesi più vicini alla Russia stanno proseguendo il riarmo (la Polonia supera il 4,5% annuo del PIL, le tre repubbliche baltiche sono attualmente oltre il 3% e si impegnano a superare il 5% entro il 2026), vi è un gruppo di nove paesi ritardatari, tra i quali l’Italia, che staziona attualmente intorno all’1,5% del PIL, equivalente ai circa 32 miliardi di euro già stanziati dalla legge di bilancio 2025. Arrivare al 5% del PIL vorrebbe dire triplicare di fatto l’attuale spesa militare, portandola dagli attuali 32 a circa 110 miliardi di euro; seppure questo target non dovesse essere raggiunto a pieno, il trend dettato dalla situazione geopolitica pare tuttavia chiaro: l’Europa deve necessariamente riarmarsi per difendere i propri confini, come dichiarato a più riprese dai principali leader politici.

Per investire su questo tema andiamo ad analizzare il Cash Collect Memory Step Down (ISIN: DE000VG3TN31, emittente Vontobel) scritto su un basket contenente Rheinmetall, Leonardo, MTU Aero Engines e Safran. Il prodotto paga premi mensili pari allo 0,85% (premio dotato di effetto memoria, con trigger posto al 50% dei rispettivi strike), corrispondente ad un rendimento annualizzato in condizioni di lateralità dei sottostanti pari al 10% circa, considerando anche il prezzo di acquisto attualmente di poco superiore alla parità. La durata del certificato è di pari a 2 anni, con la possibilità, a partire dalla data di osservazione del 17 aprile 2025 e per le successive date a cadenza mensile, di rimborso anticipato del valore nominale, pari a 100 euro, qualora tutti i titoli rilevino al di sopra del 95% dei rispettivi strike price (il trigger autocallable decresce dell’1% ogni mese, fino al 75%).

Nel caso in cui si arrivi alla data di osservazione finale del 20 gennaio 2027, il prodotto rimborserà il proprio valore nominale, oltre ad un ultimo premio pari allp 0,85%, qualora MTU Aero Engines, titolo peggiore che attualmente compone il paniere (al 97,92% dello strike price) non perda un ulteriore -49% circa dalla quotazione corrente. Al di sotto del livello barriera, il valore di rimborso del certificato verrà invece diminuito della performance negativa del titolo worst of, che verrà calcolata partire dallo strike price.

Report a cura di Pierpaolo Scandurra
www.certificatiederivati.it

 

DISCLAIMER

La presente avvertenza è fornita in quanto il contenuto della presente comunicazione può contenere informazioni che la rendano riconducibile alla fattispecie di “raccomandazione di investimento", secondo la definizione di cui all’art. 20 del Regolamento (UE) n. 596/2014 (la “Market Abuse Regulation”, di seguito “MAR”) ed è fornita da Certificati e Derivati S.r.l. (“CED”) in quanto soggetto rientrante nella definizione dei c.d. “esperti” ai sensi dell’art.3(34)(i) MAR e articolo 1(a) del Regolamento Delegato (UE) 958/2016 (“RD 958/2016”). CED non svolge servizi e attività di investimento nei confronti del pubblico e come tale non è soggetto all’obbligo di autorizzazione previsto dal Testo Unico in materia di intermediazione finanziaria D.LGS 58/1998.
La presente comunicazione non ha finalità commerciale ma solo informativa e come tale non risponde ai requisiti di indipendenza delle ricerche su investimenti e non è soggetta a divieto di negoziazione prima della sua divulgazione. Per informazioni su Certificati e Derivati in qualità di produttore delle raccomandazioni, sulla presentazione delle raccomandazioni e sulle posizioni e conflitti di interesse del produttore, si prega di cliccare qui. (link https://www.certificatiederivati.it/bs_ros_disclaimer.asp) 
Ricordiamo, prima di effettuare un’operazione, di leggere attentamente il prospetto di base, ogni eventuale supplemento, la nota di sintesi, le condizioni definitive e il documento contenente le informazioni chiave (KID) e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’investimento, ai costi e al trattamento fiscale relativi ai prodotti finanziari ivi menzionati reperibili sul sito dell’emittente.

Le informazioni contenute in questo sito non costituiscono consigli né offerte di servizi di investimento. Leggi il Disclaimer »

Condividi

Newsletter

Newsletter settimanale

Ricevi ogni venerdì notizie e approfondimenti sui principali argomenti di borsa e finanza della settimana, comodamente nella tua casella di posta.