Ho pubblicato lo scorso 20 maggio, praticamente l’altro ieri, l’ultima analisi dell’Ethereum (https://bit.ly/34eJ9ks) intitolata “L’Ethereum ha dato seguito alla necessaria correzione fisiologica.” e oggi voglio riprenderla per vedere che cosa è accaduto da allora.
Come di consuetudine, riporto la strategia operativa che trovate all’indirizzo come sopra.
“Short in caso di mancato superamento di 2.920/3.000 e sotto 2.160 con obiettivi rispettivi 2.380/160 e 1.905, poi 1.650 e 1.450/200.
Long su tenuta di 2.380/160 e sopra 3.000 con obiettivi rispettivi 2.920/3.000 e 3.400/60, poi 3.880 e 3.950/650.”
Nel nostro caso, il mancato superamento di 2.920/3.000 (realizzato 2.989.80) e il cedimento di 2.160 hanno favorito qualche short e l’ampio superamento del 2° obiettivo posto a 1.905 (realizzato 1.755).
In effetti, l’Ethereum ha pienamente confermato la validità dell’ostacolo individuato a 2.920/3.000 e non ha saputo evitare una nuova correzione tecnica. In questo modo, ha interessato le due linee che ci accompagnano ormai da qualche settimana e che utilizzerò anche nel prossimo futuro.
In certi casi, non occorre “colorare” più di tanto un grafico.
Oggi ho aggiunto una terza fan che, sostanzialmente, va a confermare la validità dell’area situata attorno ai 3K, anche se ci offre qualche input temporale.
Lo scenario puramente tecnico di medio periodo è a rischio, ma al momento, il supporto dinamico di 2.160 è “soltanto” messo duramente alla prova da qualche giorno.
Ricordate che cosa ho scritto giovedì scorso: “le criptovalute non sono adatte a tutti. Lo sappiamo, ma non lo diciamo, perché vanno di moda”. Lo ribadisco ora e sempre. Vedi anche la volatilità storica nella parte inferiore del grafico.
Direi di intervenire in questo modo e ripropongo la precedente strategia operativa.
Short in caso di mancato superamento di 2.920/3.000 e sotto 2.160 con obiettivi rispettivi 2.380/160 e 1.905, poi 1.650 e 1.450/200.
Long su tenuta di 2.380/160 e sopra 3.000 con obiettivi rispettivi 2.920/3.000 e 3.400/60, poi 3.880 e 3.950/650.
A disposizione
Articolo a cura di Giovanni Maiani
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