L’azienda tecnologica inglese, specializzata nei software e infrastrutture, ha più che dimezzato le proprie quotazioni di borsa tra il 21 gennaio e il successivo 18 marzo, quando la tenuta di 263.60 ha preceduto una fase di rafforzamento che ha portato alla realizzazione di un nuovo massimo storico a 604.
In seguito, il titolo ha effettuato una serie di massimi statici oltre 600 prima di flettere parzialmente fino a 522.50.
L’area 530/525 è molto interessante perché coincide con il gap down di fine gennaio e il massimo relativo di maggio e Avast testa pertanto un supporto da non sottovalutare.
Inoltre, tende a raggiungere un doppio livello di resistenza a 552/555 ricavato dal massimo relativo di fine gennaio, dal minimo relativo di fine luglio e una speed line.
Abbiamo pertanto un titolo intrappolato tra 525 e 555 circa che corrispondono a 2 livelli tecnici di riferimento.
Da segnalare tuttavia il rischio di un pullback down nelle immediate vicinanza di 552/555 anche se in presenza di una speed line non immediatamente “visibile”.
Per quanto riguarda l’operatività odierna, non voglio operare all’interno dell’area 525/555, ma mi limiterò ad andare long sopra 555 con obiettivi 595/605 e 637, poi 649/51.
Attenzione dunque al mancato superamento di 552/555, perché potrebbe nascondere la realizzazione di un massimo relativo seguito da una flessione (pullback down), e il cedimento di 525 che aprirebbe le porte a una correzione verso 470/450.
A disposizione,
Articolo a cura di Giovanni Maiani
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