In attesa di verifica del responso del modello previsionale

Gaetano Evangelista Gaetano Evangelista - 21/09/2016 14:34

Quello di lunedì si è rivelato per Piazza Affari un prevedibile fuoco di paglia. Il fallito superamento delle resistenze ha messo a nudo la vulnerabilità della borsa italiana, ritornata sui suoi passi. Siamo in spasmodica attesa di verificare la persistente efficacia del modello previsionale basato sul setup "primi cinque giorni di maggio", e che finora ha compiuto un egregio lavoro di anticipazione delle sorti del nostro listino. Quel tracciato induceva a giudicare con scetticismo il tentativo di rimbalzo sperimentato fra la seconda metà di agosto e la prima decade di questo mese; e ha avuto ragione. Contempla più avanti un minimo: è l'ultima opportunità, per Piazza Affari, prima di ragionare di tenuta dei supporti strutturali.

Il problema è che la debolezza investe tutti gli stati periferici dell'area Euro. E ora che le pressioni sui rendimenti incominciano ad essere diffuse - ora anche lo yield dei Decennali giapponesi è tornato sopra lo zero, incoraggiato dalla nuove misure adottate dalla Bank of Japan - iniziano a serpeggiare antichi e mai sopiti timori. Esemplare il quadro tecnico del PIIGS Index, che raggruppa l'andamento delle borse di Italia, Spagna, Irlanda, Portogallo e Grecia: come si può notare, da un anno e mezzo le "quotazioni" (sintetiche) sono ben inserite all'interno di un canale di regressione fermamente inclinato verso il basso. Occasionali sforature sono state provvidenzialmente seguite da violente reazioni, sempre però ben contenute dalla parete superiore del citato canale. Di recente in effetti c'è stato un importante tentativo di forzatura - coinciso con l'estemporaneo superamento dello short stop settimanale a Piazza Affari - ma allo stato attuale dobbiamo prendere atto dell'insuccesso di questa iniziativa, ora pienamente rientrata.

È evidente che se il seguito dovesse essere simile a quello che ha caratterizzato i precedenti rally correttivi, il quadro tecnico sarebbe quantomeno gramo: il movimento ribassista sarebbe non già agli sgoccioli, ma all'opposto agli inizi. Vogliamo sperare che, in concomitanza con il minimo previsto dal modello su richiamato, si possa concretizzare un immediato ulteriore tentativo di rottura su questo fronte.


Gaetano Evangelista
www.ageitalia.net

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