Il modello ciclico-stagionale contempla ora una pausa

Gaetano Evangelista - 04/03/2015 12:38

Le borse ieri hanno segnato il passo, dopo un inizio d'anno a dir poco strepitoso. A Piazza Affari l'indice MIB risente del sostanziale raggiungimento del massimo dello scorso anno; perlopiù, della resistenza che contenne il poderoso rally della prima metà del 2014: una barriera il cui superamento avrebbe conseguenze rilevanti, come mostrato ieri.

Ma il modello ciclico-stagionale contempla ora una pausa, e la pendenza assunta dall'oscillatore di momentum che proponiamo qui in alto conferma. Nulla di definitivo, in questo periodo del mercato gli Orsi si accontentano di leccarsi le ferite. Dovranno attendere ancora, prima di iniziare ad intascare qualche plusvalenza.

Il contesto di mercato rimane assolutamente favorevole. Come rilevato ad inizio settimana, il crollo della volatilità (VIX) ha implicazioni notevoli in ottica di medio periodo. Questa mattina rendiamo disponibile in area utenti del sito il modello previsionale basato sulla casistica storica analoga a quella di febbraio. Si ottiene un tracciato che ci accompagnerà fino alla fine di agosto, e su cui sovrapporremo l'andamento effettivo di Wall Street; si auspica, con la consueta apprezzabile aderenza.

D'altro canto, la stagionalità rivela come sia ben difficile ipotizzare nell'immediato un bear market. Se fino ad ora DAX e MIB sono risultati i migliori indici del 2015 fra le prime 25 borse al mondo per capitalizzazione; lo S&P non riesce ad entrare fra le prime venti per saldo provvisorio. Tuttavia il bimestre marzo-aprile risulta tipicamente promettente, con una sequenza di nove anni positivi consecutivi, e 17 anni con il segno "più" su 20. In questa ottica, ogni consolidamento rappresenta una opportunità tattica di re-ingresso. Le divergenze sperimentate di recente dovrebbero aiutare il mercato a smaltire gli eccessi: come si nota, l'Oscillatore basato sulla Advance-Decline line delle borse europee manifesta una vistosa divergenza, non avendo migliorato il massimo di gennaio, a differenza dell'Eurostoxx.

Gaetano Evangelista
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