Giornata difficile per le borse, quella di ieri, ma conclusa con un tono di flebile speranza rialzista (o quanto meno di attenuazione della pressione a ribasso) negli ultimi minuti di scambi sui principali futures azionari.
La notte sembra aver interpretato questa volontà di arginare i nuovi flussi di vendita e oggi, via via che usciranno indiscrezioni e numeri sulle intenzioni di voto europee, capiremo meglio se ieri sono stati fatti minimi di una certa attendibilità o no. L’attenzione al contenimento dei rischi operativi deve restare sempre elevata, e non separata dall’analisi delle eventuali correlazioni verso la strada dove si sono rivolti i capitali in queste ultime sedute, per cercare un rifugio alle perdite in borsa.
Saranno attentamente da osservare i comportamenti dei Bond, a partire dal Bund europeo, che pare voler flettere un poco e sul quale sarà importante vedere la tenuta o meno di 167,16. Lo stesso dicasi per il T. Bond, che avrebbe generato sotto 151,25 un interessante segnale ribassista. Entrambi questi derivati sono alle prese con la tenuta del loro pivot mediano, che in questa prima fase di seduta sicuramente non è facile da oltrepassare.
Personalmente, penso che ci sta, nella mattinata, di vedere le borse provare un recupero. Nel pomeriggio, come abbiamo visto, sarà decisamente l’America e l’eventuale arrivo di notizie a gestire la chiusura di una settimana comunque non facile.
Importante sarà la tenuta dei parametri di volatilità, che richiederebbe per eventuali conferme rialziste di vedere VIX al di sotto di 16,5.
Importante la resistenza di 12.030 e successivamente 12.055 per il Dax, mentre una rottura di 11.964 potrebbe condurre al nuovo test dei minimi di ieri. Questo testa sarebbe, se del caso, molto importante perché potrebbe far capire molte cose, e cioè se il minimo di ieri è stato un falso segnale, e in caso di doppio minimo se a quel punto emergerebbero o meno divergenze più credibili su time frame dal 30 minuti in su.
Euro oggi apre piuttosto baldanzoso, e anche questa potrebbe essere una preview su un esito di elezioni europee più favorevoli ai partiti politici tradizionali.
Operativamente la mia impostazione è rialzista in chiave di rimbalzo per le borse, tiepidamente ribassista per i Bond (eccezion fatta per quello italiano che potrebbe giovarsi di un restringimento dello spread in caso di arretramento elettorale di Salvini+ movimento cinque stelle), e rialzista di eurodollaro a condizione che non si vada - se non per un test molto veloce - sotto 1,1170. Recupero giornaliero che dovrà poi confrontarsi, in caso di ulteriore progresso, con l’importantissima resistenza di 1,1220 che ad una prima impressione non mi sembra facilissima da superare.
Il petrolio ieri si è fatto un po’ male, e anche se un rimbalzo ci può stare lo vedo favorito soltanto da un’eventuale debolezza del dollaro. Una discesa così forte non credo sia ripristinabile come se nulla fosse.
Sui principali futures/cfd e valute forex, allego queste due tabelle dove si vedono sulle scadenze temporali più importanti gli eventuali punti di inversione dei trend sottostanti.
Le tabelle di cui sopra sono elaborate ricorrendo anche ad alcune formule che verranno implementate nella nuova versione della Lapidari Dashboard, e fanno comunque parte di una serie di sistemi dei quali parlerò durante i prossimi convegni di Milano del 29/5 e di Verona del 30/5 prossimi, e di cui riporto anche il link di iscrizione:
https://form.jotformeu.com/italiandesk/grand-tour-2019---milanoverona?mc_cid=4456893127&mc_eid=e0ffa109ee
Giovanni Lapidari
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