Nel mondo dei certificati nel corso delle ultime settimane abbiamo assistito ad una novità, ossia all’emissione di una nuova tipologia di prodotto chiamata “dual currency” da parte di BNP Paribas.
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Si tratta di un prodotto a capitale condizionatamente protetto che nasce come strumento per gestire la liquidità e quindi come soluzione di remunerazione in ottica di breve periodo (1-3 mesi).
In quest’ottica si pone come alternativa ai classici prodotti classici “monetari” come conto deposito, pronti contro termine o obbligazioni e titoli di stato con scadenza molto breve.
Non si tratta quindi di un prodotto alternativo o da confrontare con altri prodotti a capitale condizionatamente protetto come “bonus cap” o “cash collect”.
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Tra le caratteristiche principali di questo prodotto possiamo citare:
-capitale condizionatamente protetto
-il sottostante è il cambio Euro – Dollaro Usa
-la barriera è “discreta”, ossia attiva solo a scadenza
-la cedola (premio) è “incondizionata”, ossia viene erogata indipendentemente dall’andamento del sottostante
-la scadenza è breve: 1,3 o 6 mesi, al massimo potrebbe spingersi a 12 mesi
-la quotazione è sul mercato Sedex di Borsa Italiana per cui su un mercato regolamentato e con un market maker a garantire la liquidità del prodotto
-la plusvalenza di prezzo e la cedola costituiscono “reddito diverso” e permettono di recuperare eventuali minusvalenze pregresse all’interno dello zainetto fiscale.
Da questo punto di vista questa tipologia di prodotto si differenzia rispetto ad altri prodotti “monetari”, come i conti deposito, che invece generano “reddito di capitale” e non forniscono efficienza fiscale.
-l’imposta ammonta al 26%
-i principali rischi sono quello collegato all’emittente e quello collegato al tasso di cambio
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Da un punto di vista operativo, l’utilizzo e l’interpretazione sono semplici.
L’investitore che acquista e mantiene, a scadenza si troverà di fronte a due possibili scenari:
-il cambio EurUsd ha un valore uguale o inferiore rispetto allo Strike: il certificato mantiene la protezione del capitale, rimborsa 100 euro, ossia il valore nominale e paga la cedola;
-il cambio EurUsd ha un valore superiore a quello dello Strike: il certificato paga la cedola ma perde la protezione del capitale. Entrando nel dettaglio, il prezzo di rimborso del certificato sarà calcolato tramite la formula ((Tasso di Strike / Tasso di Cambio)*100)+premio.
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Un esempio concreto potrebbe essere il certificato Dual currency con isin NLBNPIT1KE61 che quota in area 99,15 e che si caratterizza per uno Strike di 1,01 e un premio di 4,04:
-il cambio EurUsd ha un valore uguale o inferiore rispetto allo Strike: questa fattispecie rappresenta lo scenario migliore, mantiene la protezione del capitale e paga il premio per cui prevede un rimborso di (100 + 4,04) = 104,04 euro per ogni certificato posseduto in portafoglio.
-il cambio EurUsd ha un valore superiore a quello dello Strike: in questo caso per la parte capitale il rimborso ammonterà a (Nozionale*Strike/Spot EURUSD) ossia (100*1,01/1,05) = 96,20 euro mentre per la parte “rendimento” rimborserà 4,04 euro, per cui il rimborso complessivo ammonterà a 96,20 + 4,04 = 100,24 euro per ogni certificato posseduto in portafoglio.
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Puoi consultare l’intera gamma dei Dual currency certificates, cliccando su questo link https://bit.ly/3WUEkqp
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Buon investing!
Gabriele
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