Fiducia condizionata a Piazza Affari

Pierpaolo Scandurra Pierpaolo Scandurra - 06/05/2020 16:08

La graduale uscita dal lockdown sta rimettendo in moto l’attività industriale del Paese e con la speranza che non ci siano segnali di ripresa del contagio, si può iniziare a pianificare un ritorno in posizione sul listino di Piazza Affari. Tuttavia la debolezza ormai cronica, unita al perdurare dell’incertezza causata anche da dati macroeconomici non ancora del tutto metabolizzati dai mercati, fa propendere, ove possibile, per un approccio graduale agli acquisti. A meno di avere a disposizione una strategia che sia al contempo difensiva e redditizia, la scelta dei piccoli passi sembra essere la più corretta. Ma a ben guardare, questa strategia esiste ed è già stata utilizzata da milioni di investitori, ovvero da tutti coloro che a vario titolo hanno avuto l’opportunità di approfondire il funzionamento dei certificati denominati Cash Collect o Phoenix Memory.

Goldman Sachs è l’emittente di uno degli ultimi certificati dotati di una struttura che ben si addice all’identikit tracciato in precedenza, ovvero a un investitore che desideri partecipare alla ripresa a medio termine del FTSE Mib , potendo contare su una più che ampia rete di protezione del capitale.  Il certificato è un Phoenix Memory (GB00BLRRX904), con scadenza prevista ad aprile 2025. Tale struttura prevede che venga messo in pagamento un premio ogni mese, pari a 6 euro ( 0,60% del nominale, ovvero 7,2% p.a.) a condizione che l’indice FTSE Mib rilevi nelle singole occasioni a un prezzo di chiusura giornaliero non inferiore a 12573 punti, non cosi lontani dai minimi storici del 2012.  Se, in una delle date di rilevamento, tale condizione non fosse rispettata, grazie all’effetto memoria di cui gode il prodotto, i coupon non pagati verrebbero corrisposti alla prima occasione utile.

A partire da ottobre 2020, nelle date di rilevamento, si dovrà confrontare il prezzo dell’indice anche con il suo prezzo strike ( 16765,28 punti) in quanto è prevista l’opzione autocallable che permetterà il rimborso anticipato del capitale, maggiorato del premio mensile di competenza, qualora l’indice rilevi almeno al di sopra di tale livello.

 
Compreso come si arriverà a un guadagno potenziale annuo del 7,2% anche in caso di mancato recupero effettivo da parte dell’indice azionario italiano, vediamo il carattere difensivo della proposta. Come già anticipato, la tenuta mese dopo mese del livello di 12573 punti attiverà il pagamento del coupon mentre se lo stesso livello sarà conservato alla data di valutazione finale, oltre al premio abiliterà anche il rimborso del capitale nominale. Pertanto, anche qualora il FTSE Mib rilevasse fra 5 anni un livello inferiore a quello attuale, senza però finire al di sotto dei 12573 punti, i 1000 euro oggi investiti sarebbero al sicuro.

Prima di dare il via alle valutazioni, uno sguardo al prezzo di possibile acquisto sul secondario. Il certificato, qualora rimborsasse già alla prima occasione di ottobre 2020, darebbe vita a un rimborso complessivo di 1036 euro, ossia i 1000 euro nominali più i 6 premi previsti da 6 euro l’uno: pertanto, attenzione a non acquistare a prezzi troppo a ridosso dei 1036 euro.

Analisi a cura di Pierpaolo Scandurra

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