Riprendo oggi l’analisi dell’Ethereum pubblicata lo scorso 9 novembre e che potrebbe ritrovare di seguito: https://www.traderlink.it/scelti-per-te/una-gara-tra-ethereum-e-l-ethereum-classic_21313R1VAT9UEG3.
Riporto per comodità la precedente strategia operativa.
“Un supporto di breve periodo viene facilmente scovato a 4.500/450, mentre il supporto della tendenza come sopra è situato a 4.100/3.900.
…
In ogni caso, è probabile un ulteriore rafforzamento dell’Ethereum che, dopo aver oltrepassato l’attuale ostacolo posto in area 5.100/200, potrebbe proseguire la fase ascendente verso 5.600 e quinti 6.000. Attenzione tuttavia alla tenuta del primissimo (e vicinissimo) supporto di 4.500/450 e all’Macd che sta per interessare una resistenza statica.“
Nel nostro caso, l’Ethereum non ha proseguito gli sforzi rialzisti, come precedentemente ipotizzato, troppo facile, e ha realizzato, proprio il giorno dopo la pubblicazione dell’analisi, quello che sarebbe diventato il nuovo massimo storico a 4.866 circa, prima di intraprendere una fase discendente tuttora in essere. In effetti, l’Ethereum ha dunque infranto al ribasso il supporto di 4.500/450, generando un segnale ribassista, seguito da un segnale di peggioramento con il passaggio al di sotto di 4.100/3.900; in entrambi i casi i precedenti supporti dinamici.
Interessante osservare che il segnale ribassista generato a 4.500/450 è stato confermato da un segnale dal Dmi (incrocio tra –DI e +DI), mentre il supporto del canale ascendente è stato testato a lungo durante le ultime 2 decadi dello scorso mese di dicembre (vedi l’eclisse).
Lo scenario puramente tecnico rimane al momento ribassista anche per l’Adx decisamente rialzista oltre 50; livello che, tuttavia, inizia a preoccupare.
Una prima area di supporto/obiettivo è vicinissima e viene già evidenziata a 2.900/700, mentre una seconda viene individuata nelle immediate vicinanze di 2.000/1.750.
Vedremo a breve che la situazione, anche se negativa, potrebbe non essere cosi tragica.
Per il momento, anticipo una resistenza a 3.400 il quale superamento potrebbe favorire una ripresa verso 3.750/800 e 4.300/500, poi 4.700/950.
Faccio un passo indietro.
L’indice BGCI (Bloomberg Galaxy Crypto Index) cede dal massimo relativo di metà novembre ed è inserito in un canale discendente da 41 sedute. Il Roc a 41 sedute mostra una flessione di -40% circa e tale discesa, nello stesso arco temporale, non è una novità. In effetti, l’area -40%/-55% è già stata interessata in varie occasioni dell’inizio del 2016 e, successivamente, per lo più delle volte, abbiamo assistito a una successiva ripresa.
Pertanto, potremmo aver presto, per lo meno, un tentativo di recupero delle crypto. Stiamo a vedere.
A disposizione
Giovanni Maiani
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