Lo scorso 26 ottobre ho analizzato il future sul Dax in un articolo intitolato “Segnali inquietanti sul Dax Future.” (http://bit.ly/Giovanni_Maiani_27_10_2020), mentre oggi voglio rinfrescare quanto scritto in precedenza alla luce dell’esito delle elezioni presidenziali americane.
Riporto di seguito la precedente strategia operativa che potrebbe ritrovare al collegamento come sopra.
“Short sotto 12.000 con obiettivi 11.092 (gap down dell’8 marzo) e l’importante 10.000, poi 9.400 e 8.800/500.
Long sopra 13.300 con obiettivi 13.850 e 14.250, poi 14.950/15.200.”
Nel nostro caso, il future ha generato un segnale short sotto 12.000 per poi proseguire la discesa, ma solo fino 11.313 (+5.7%), mentre l’obiettivo ribassista era stato individuato poco sotto a 11.092. Ora interessa il precedente livello di long posto a 13.300.
Il future ha invertito prontamente direzione con l’inizio del nuovo mese riportandosi pertanto all’interno della precedente area di consolidamento.
In ogni caso è sempre meglio prevedere che curare.
L’ipotesi di un massimo arrotondato svanisce per il momento, ma il future azionario non è ancora al riparo di qualche nuova inversione visto che il forte rimbalzo di inizio settimana è puramente “emotivo”, e dunque speculativo, dovuto principalmente alla vincita di Biden (che smotta pezzo per pezzo quanto realizzato da Trump) e alla notizia del vaccino della Pfizer.
La precedente seduta mi ricorda alcune giornate di borsa al tempo della Dot-com Bubble…
In ogni caso, il future sta nuovamente interessando la fascia di resistenza che ha caratterizzato l’ultimo periodo, tra giugno e ottobre, e potrebbe quindi iniziare una fase rialzista valida in un’ottica di breve/medio periodo.
Propongo la seguente strategia operativa ricordando che la situazione attuale non è rialzista, ma bensì speculativa. E’ diverso… La pandemia continua il suo corso penalizzando l’economia mondiale e producendo disoccupazione e Npl, per citare solo due effetti primari.
Long su tenuta di 12.500/000 e sopra 13.500 con obiettivi rispettivi 13.300/500 e 14.250, poi 14.950/15.200 e 16.080.
Short in caso di mancato superamento di 13.300/500 e sotto 12.000 con obiettivi rispettivi 12.500/000 e 11.100, poi 10.000 e 9.400/8.800.
A disposizione.
Articolo a cura di GIovanni Maiani
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