E’ il tempo di iniziare ad accumulare le aereolinee

Pierpaolo Scandurra Pierpaolo Scandurra - 18/03/2020 10:38

La pandemia mondiale di coronavirus ha costretto gli Stati a prendere provvedimenti stringenti sugli spostamenti domestici e stranieri compromettendo le quotazioni delle azioni del settore. Ma le quotazioni attuali stanno scontando già gli scenari peggiori.

Il settore aereo dei trasporti è stato uno dei segmenti maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria mondiale di coronavirus e si classifica come una delle industrie worst performer rispetto agli indici di mercato da inizio anno. La discesa è stata tuttavia talmente violenta ( oltre -50% in 15 giorni) che secondo diversi analisti i prezzi attuali iniziano a scontare già gli scenari peggiori, anche alla luce delle promesse del Presidente americano di fornire aiuti finanziari a tutti i business particolarmente colpiti, aviolinee in testa.

Una soluzione alternativa all’acquisto diretto dei titoli azionari o di strumenti lineari come gli ETF di settore è rappresentata da un certificato emesso da Goldman Sachs, denominato Phoenix Memory (ISIN: GB00BKN6S003) che nell’ultima seduta è stato scambiato al prezzo di 353 euro ( partendo da 1000 euro sole poche settimane fa).

Nello specifico, il prodotto permette di investire implicitamente su un basket composto dai titoli azionari dell’American Airlines, Air France KLM e Deutsche Lufthansa con una scadenza prevista al 14/2/2023. L’acquisto di questo strumento risulta particolarmente conveniente per gli investitori di lungo termine che credono nella ripresa del settore in quanto rispetto a una strategia buy&hold, il certificato assicura performance migliorative di fronte a qualsiasi scenario futuro, avverso o benigno.

Veniamo ai numeri: la barriera che proteggerà il capitale alla scadenza è posta al 74% rispetto ai prezzi strike ed al momento Air France è il titolo più debole tra i tre, con una perdita del 51% rispetto all’emissione. L’osservazione della barriera avverrà esclusivamente alla scadenza per quanto concerne il rimborso dei 1000 euro nominali e pertanto, dai valori correnti, è richiesto al titolo Air France un recupero dei 6,55 euro in tre anni dagli attuali 4,27 euro. Qualora questo avvenga , e contemporaneamente anche gli altri due titoli rilevino oltre la propria barriera al 74% degli strike, alla scadenza oltre ai 1000 euro verranno rimborsati 36 premi da 15 euro l’uno, per un totale di ben 1540 euro. Nella realtà la stessa barriera del 74% verrà osservata anche mensilmente già a partire dal 9 marzo, per consentire il pagamento di un coupon mensile di 15 euro ma data la distanza che intercorre tra i prezzi attuali dei titoli e i “trigger” cedola, si può anche pensare di incassarli in un’unica soluzione in prossimità o alla scadenza, approfttando della presenza dell’effetto memoria sui premi.

Riassumendo, si comprende il motivo di interesse di tale certificato. Acquistandolo a 353 euro, ci si garantisce l’opportunità di guadagnare fino al 336% in tre anni a condizione che il settore aereo recuperi una minima parte delle perdite subite in quest’ultimo mese. Da qui la differenza sostanziale rispetto all’investimento diretto o su un ETF settoriale. Inoltre, per effetto dell’altissima volatilità presente sul mercato, che influisce negativamente sul prezzo del certificato con barriera, oggi i 353 euro valgono una variazione negativa di Air France complessivamente pari al 67% dall’emissione. In altre parole, spendendo oggi 353 euro si sarà certi di non perdere nulla anche nel caso in cui alla scadenza Air France quoti circa 3,10 euro.

IDEALE PER UN PAC

Data la condizione critica in cui versano le compagnie del settore aereo e il profilo di payoff alla scadenza del certificato, una strategia alternativa e molto valida per affrontare il rischio di ulteriori discese di prezzo è quella del Piano di Accumulo. Quotato sul mercato Sedex di Borsa Italiana, il certificato potrebbe, infatti, essere accumulato gradualmente a step decrescenti , sfruttando eventuali ulteriori discese per abbattere il prezzo medio di carico. In questo modo, suddividendo il capitale che si intende investire complessivamente in 6/8 tranche dello stesso importo, si potrà far fronte alla criticità del momento cercando di cogliere il bottom.

Articolo a cura di Pierpaolo Scandurra
Fonte: certificatiederivati.it 

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