Il valore reale delle azioni è sui minimi storici...
Forse questo grafico può aiutarci a tornare alla realtà:
certamente, la prima cosa che dobbiamo notare è che la dicotomia tra mercato azionario e obbligazionario è, oggi, perfettamente ristabilita.
E quindi le classiche Shark’s Jaws:
segnalano una pesante esposizione sulle azioni a scapito delle obbligazioni, un disequilibrio:
che un giorno dovrà necessariamente essere invertito.
E questo giorno arriverà quando la Bce avrà necessità di tornare a espandere il bilancio:
e quindi tornerà a comprare a mani basse titoli governativi europei. Non so quando arriverà (2025? 2026?) ma questo giorno è inevitabile.
La seconda osservazione che non possiamo trascurare riguarda l’andamento dell’oro.
Comprare azioni e parallelamente coprirsi con l’oro vuol dire proteggersi dall’inflazione:
un’inflazione che erode il valore reale delle valute:
e dei titoli azionari:
perciò comprare azioni oggi:
significa comprare a prezzi massimi dei titoli che hanno il valore reale dei minimi storici di mercato… e questo è per me l’unico e indiscutibile motivo per cui bisognerebbe tenersi alla larga da questo business e cercare altre soluzioni di investimento.
Inoltre, è bene ricordare che l’inflazione non è più prevalentemente monetaria, come siamo stati abituati nei decenni della grande espansione delle banche centrali… ma, come sappiamo, nell’ultimo triennio ha pervaso l’economia reale a partire dal settore energetico:
determinando un netto scollamento tra prezzi nominali e reali… il che significa che il prezzo del petrolio non è mosso da incremento della domanda reale della crescita economica ma è gonfiato dall’inflazione. Come vediamo, questo scollamento non capita spesso e si aggiunge alle anomalie che pesano sul mondo finanziario contemporaneo…
Tutto questo chiama un ritorno all’ordine e all’equilibrio che solo una violenta crisi finanziaria ed economica può ristabilire.
di Paola Migliorino - https://www.borsari.it/