Il trend è chiaramente al rialzo, ma con il nuovo certificato di SocGen è possibile ottenere buoni rendimenti anche a fronte di storni del mercato
Ignorati i timori di un’epidemia globale, i mercati azionari non hanno esitato a effettuare un rapido recupero e tornare a rompere i massimi precedenti portando nuovamente le quotazioni a raggiungere livelli mai toccati prima d’ora ( negli Stati Uniti) o nel lontano 2008 ( a Piazza Affari). Per chi volesse investire al fine di sfruttare la prosecuzione del rialzo ma con la cautela del buon padre di famiglia, Societè Generale ha quotato di recente un nuovo certificato caratterizzato da un ottimale profilo di rischio/rendimento.
Il certificato, denominato Cash Collect Boost (ISIN: XS2088360305), scadrà a gennaio 2023 ed è particolarmente indicato per coloro che ricercano elevati rendimenti attraverso un flusso di importi mensili ad alta probabilità di pagamento, dato il trigger cedolare posto al 50% rispetto ai prezzi strike iniziali. Se tali importi, dato l’effetto memoria, non verranno pagati nella data prevista verranno corrisposti alla prima data in cui la condizione di trigger cedolare sarà rispettata.
I coupon previsti per le prime 9 date di osservazione mensili, a partire da febbraio, ammontano all’1,5%, per poi scendere in seguito a 0,5%. Inoltre, a partire da ottobre 2020 vi è la possibilità che l’emittente rimborsi anticipatamente il prodotto corrispondendo il valore nominale di 1000 euro, pertanto finchè il prezzo del certificato rimarrà al di sotto di tale prezzo, sarà possibile ottenere anche una plusvalenza dato l’acquisto sotto la pari.
L’aspetto difensivo è dato dalla profonda barriera del capitale fissata al 50% dei prezzi di esercizio iniziali.
Tale prodotto è anche adatto a coloro che cercano un basket diversificato per settori, essendo composto da Vallourec, Campari, Stmicroelectronics ed Enel.
Vallourec è uno dei maggiori player al mondo per la produzione di tubi di acciaio e componenti per l’industria petrolifera. Graficamente il titolo è posizionato in un laterale compreso tra i 2,20 e i 2,90 euro da luglio 2019. Se si contestualizza il prezzo in un orizzonte più lungo si nota come le quotazioni del titolo siano relativamente basse rispetto all’andamento pluriennale. A livello fondamentale, il 2019 è stato un anno positivo per il bilancio aziendale, con un aumento dei ricavi, del margine sull’utile e dell’EBITDA.
Campari invece, titolo appartenente al settore del Food & Beverage, ha visto una crescita delle quotazioni nell’ultimo anno arrivando a toccare livelli di prezzo mai visti prima d’ora. Tale crescita è sostenuta dal miglioramento delle voci di bilancio. La capitalizzazione di mercato è aumentata negli ultimi anni, come i ricavi, l’utile netto e l’EBITDA. Vi è anche un cambiamento da un punto di vista di struttura societaria in quanto il livello di debito, soprattutto di breve termine, è sensibilmente diminuito nell’ultimo anno.
Stmicroelectronics, titolo tecnologico che si può classificare come growth, ha anch’esso toccato livelli record di quotazioni. La capitalizzazione di mercato nell’anno 2019 è aumentata del 15% arrivando a quota 27 miliardi anche a fronte di un aumento del debito nella struttura aziendale.
Infine, il miglior titolo del nostro listino e uno dei migliori del settore energetico, Enel, è cresciuto molto negli ultimi anni grazie al business del rinnovabile che lo fa leader nel settore in Italia. La capitalizzazione di mercato è passata dai 51 miliardi del 2018 agli 85 miliardi nel 2019. I livelli di debito e ricavi sono stabili, caratteristica comune ai titoli classificabili come value, ma il livello di EBITDA è fortemente in crescita rispetto agli anni passati.
A fronte di queste analisi sul basket sottostante, si aprono diversi possibili scenari sul certificato, acquistabile ora al prezzo lettera di 99,85 euro. Qualora il sottostante più lento tra i 4 , nelle date di osservazioni intermedie nelle quali è previsto il rimborso anticipato, sarà al di sopra dei prezzi strike, verrà pagato il valore nominale di 100 euro più i coupon previsti ed il rendimento in tal caso ammonterà al 13,6% sul capitale investito (ipotizzando l’autocall nella prima data di osservazione). Nel caso in cui i sottostanti saranno al di sopra del 50% degli strike price ma al di sotto del 100%, il prodotto pagherà i coupon previsti fino a scadenza corrispondendo un rendimento del 26,92%, o 8,97% annualizzato. Qualora invece, il sottostante “worst” sarà al di sotto del 50% a scadenza, il rimborso del certificato verrà rettificato linearmente per la performance negativa del sottostante.
Fonte: certificatiederivati.it
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