Complice la stagione estiva, quella che si apre potrebbe essere intesa come una settimana tranquilla. Ma anche se gli appuntamenti macro sono numericamente pochi, saranno estremamente importanti. Infatti al centro della scena saranno quelli relativi all’inflazione di luglio di Nazioni come la Cina e gli Stati Uniti. Ovviamente dalla lista non è certamente esclusa l’Italia. Ma tra le altre rilevazioni non bisogna dimenticare la produzione industriale europea.
Lunedì: apre le danze l’Europa
Il primo appuntamento di rilievo in lista lunedì sarà quello dell’indice Index dell’Eurozona, si tratta dell’indice che rileva l’umore degli investitori e analisti nell’Eurozona, appunto. Poco prima, però, sarà la volta del Giappone con i suoi dati sulle partite correnti di giugno.
Martedì: la parola agli USA
Sarà senza dubbio Washington ad essere protagonista nella seconda giornata della settimana. Infatti saranno suoi i numeri riguardanti la produttività e il costo unitario del lavoro, entrambi sul secondo trimestre.
Mercoledì: ed ecco arrivata l’inflazione
La parola del giorno è inevitabilmente una sola: inflazione. Quella di luglio, per la precisione, e che riguarderà: Cina, Germania, Italia e Usa, solo per citarne alcuni. Ma oltre ai prezzi al consumo sono da segnalare altri importanti elementi di valutazione per gli operatori. Prima di tutto i prezzi giapponesi alla produzione (luglio) e, dagli USA, quelli delle vendite e delle scorte, entrambi all’ingrosso (giugno). Sul fronte dei dati settimanali, invece, da sottolineare le richieste mutui e le scorte di petrolio.
Giovedì: ancora Washington
L’esame dell’economia a stele e strisce continua nella giornata di giovedì con la pubblicazione delle rilevazioni riguardanti i prezzi ala produzione di luglio e i dati settimanali sulle richieste dei sussidi di disoccupazione e sugli stoccaggi gas.
Venerdì: ancora inflazione
Prezzi al consumo di luglio che continuano ad essere protagonisti. Questa volta con Francia e Spagna. Parallelamente, poi, la Gran Bretagna vedrà pubblicati i numeri di giugno della sua bilancia commerciale beni, quelli della sua produzione industriale e, per il secondo trimestre, quelli del PIL. A proposito di bilancia commerciale, anche l’Italia pubblicherà i suoi, nello specifico quelli della bilancia commerciale globale di giugno. Allargando il focus al Vecchio Continente, è da citare la produzione industriale di giugno. Dagli USA, a chiudere, ci saranno i numeri sui prezzi import/export (luglio) e la fiducia consumatori dell’Università del Michigan.
Articolo a cura di Rossana Prezioso
Le informazioni contenute in questo sito non costituiscono consigli né offerte di servizi di investimento.
Leggi il Disclaimer »