Calendario macro: i market mover della settimana

Rossana Prezioso Rossana Prezioso - 07/03/2022 10:06

In una settimana che si prospetta complessa a causa della guerra in Ucraina, sono in arrivo dati macro estremamente importanti. In particolare per i settori produttivi ed industriali. Senza dimenticare i numeri sui vari prodotti interni lordi come, ad esempio, quelli dell’Eurozona o del Giappone. Ma sul tavolo saranno presenti anche le Banche Centrali con la BCE che dovrà gestire non solo l’emergenza sui mercati, nata con lo scoppio della guerra, ma anche quella riguardante le materie prime e i prezzi al consumo.

Lunedì: il giorno della Germania

La settimana si aprirà con numeri particolarmente importanti per la Germania. Infatti arriveranno le vendite al dettaglio di gennaio, seguite dagli ordini all’industria, sempre per lo stesso mese. Infine è da ricordare l’indice Sentix in Europa, riferito al mese di marzo, che misura l’umore degli investitori e degli operatori.

Martedì: Eurozona con PIL ed occupazione

Anche l’Italia avrà una parte importante nel calendario macro della settimana. Infatti per lei saranno in arrivo i risultati delle vendite al dettaglio di gennaio. Prima ancora, però, saranno pubblicati i risultati delle partite correnti e del leading indicator in Giappone, entrambi riferiti a gennaio. Importanti anche i numeri tedeschi e spagnoli sulla produzione industriale di gennaio. Ma i veri protagonisti saranno PIL e occupazione nel Vecchio Continente, in particolare dell’Eurozona, sul quarto trimestre. Infine, dagli USA, arriveranno le cifre della bilancia commerciale, delle vendite e delle scorte all’ingrosso, tutti riferiti a gennaio.

Mercoledì: Cina e Giappone

Le rilevazioni più interessanti della giornata arriveranno dall’Asia e nello specifico dal Giappone, con il PIL del quarto trimestre, e dalla Cina con i prezzi al consumo e alla produzione. In questo caso il riferimento è al mese di febbraio. Per i Paesi europei, invece, sarà interessante osservare la produzione industriale italiana di gennaio e, infine, l’occupazione francese del quarto trimestre. Dall’altra parte dell’oceano, invece, sarà la volta delle richieste settimanali di mutui e delle scorte di petrolio.

Giovedì: prezzi, da una parte all’altra dell’oceano

I prezzi invece, occuperanno la scena nella giornata di giovedì. Sia alla produzione che al consumo, i costi saranno sotto i riflettori proprio nel giorno della riunione della BCE. Si partirà dal Giappone con i prezzi alla produzione di febbraio per poi passare in Italia con quelli riferito a gennaio. Negli USA, invece, si guarderà all’inflazione di febbraio oltre ai datti settimanali riguardanti gli stoccaggi gas e le richieste dei sussidi di disoccupazione.

Venerdì: Gran Bretagna e Germania in agenda

L’ultimo giorno della settimana vede al centro della scena i prezzi al consumo tedeschi di febbraio e le spese reali giapponesi di gennaio. Ma la parte del leone sarà fatta da Londra. Infatti la Gran Bretagna vedrà la pubblicazione dei suoi dati di gennaio riguardanti la bilancia commerciale beni e la produzione industriale. Da citare, sempre per il Vecchio Continente, i prezzi al consumo spagnoli di febbraio. Gli States chiuderanno il quadro con la fiducia dei consumatori elaborata dall’Università del Michigan e riferita a marzo.

Articolo a cura di Rossana Prezioso

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