Calendario macro: i market mover della settimana

Rossana Prezioso Rossana Prezioso - 20/12/2021 09:21

Dopo la settimana delle banche centrali, i mercati adesso, con l’arrivo della nuova agenda della settimana natalizia, guarderanno ai risultati sul fronte del PIL USA (terzo trimestre) ma anche del mondo del lavoro e dei consumi a stelle e strisce. Ma importanti elementi di valutazione arriveranno anche per l’Italia, come i prezzi alla produzione di novembre e i dati su fiducia di imprese e consumatori, entrambi per dicembre. 

 

Lunedì: USA ed UE

La settimana inizia con un’agenda snella per un lunedì che vede tra i suoi protagonisti sia gli USA che l’UE. Per quest’ultima, in particolare risultano interessanti i dati sulle aprite correnti di ottobre, della zona euro. Guardando invece sull’altra sponda dell’oceano, Washington avrà a che fare con il Leading Indicator di novembre, ovvero l’indicatore sintetico dell’attività economica aggregata.

Martedì: Germania e Italia

Non si tratta di un incontro calcistico ma la coppia Italia-Germania sarà la protagonista della giornata di martedì. Infatti da un lato Berlino vedrà la pubblicazione del suo indice GFK di gennaio, Roma, invece, conoscerà il fatturato della sua industria ad ottobre e i prezzi alla produzione di novembre. Allargando la visuale al resto del Vecchio Continente, sono da citare gli importantissimi dati sulla fiducia dei consumatori di dicembre e, per gli USA; le partite correnti del terzo trimestre.

Mercoledì: fari su PIL di USA e UK

Per mercoledì, invece, l’agenda risulterà ben più fitta di appuntamenti. In ordine cronologico il più importante è quello riguardante il PIL inglese del terzo trimestre. Parallelamente, sempre in Inghilterra, verrà pubblicato il dato sulle partite correnti, sempre del terzo trimestre. Per quanto riguarda l’Europa, e guardando alle singole nazioni, sono ancora da sottolineare i dati macro di: Francia (prezzi alla produzione di novembre), Spagna (prezzi alla produzione di novembre), Italia (bilancia commerciale extra UE di novembre e Produzione costruzioni di ottobre). Per gli USA; infine, i fari saranno puntati tutti sul risultato del PIL del terzo trimestre e sulla fiducia dei consumatori, dati estremamente importante in un’economia, la prima al mondo, in cui i consumi privati ricoprono i 3/4 del PIL. E ancora, sempre per gli USA, sono da ricordare: le richieste settimanali di mutui e, sempre tra i dati settimanali, anche le scorte di petrolio. Ultime due note per  l’indice CFNAI di novembre ed infine, sempre riferir a novembre, il report con i numeri sulla vendita di case esistenti.

Giovedì: ancora USA, ma non solo

Ancora USA in agenda ma Washington non sarà la sola protagonista. Per questioni di fuso orario sarà il Giappone, con il suo Leading Indicator di ottobre, ad aprire le danze. Successivamente ci si trasferirà in Germania con il dato sui prezzi import di novembre  poi in Spagna per il PIL del terzo trimestre. Anche l’Italia sarà in scena con la fiducia di imprese e consumatori, entrambi di dicembre. Lunga, come spesso accade, la lista degli appuntamenti con gli Stati Uniti. Su novembre saranno focalizzati i dati riguardanti: ordini di beni durevoli, redditi personali, vendita case nuove e spese personali. Su dicembre, invece, quelli della fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan. Da citare i dati settimanali sugli stoccaggi gas e sulle richieste dei sussidi di disoccupazione.

Venerdì: Giappone

La settimana si chiude con la vigilia di Natale che, per ovvi motivi, vedrà molti mercati chiusi. Tra i restanti appuntamenti, l’unico degno di nota è quello con il Giappone e i suoi prezzi al consumo e dei servizi, entrambi di novembre.

Articolo a cura di Rossana Prezioso

 

 

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