Ritornano le banche centrali. Dopo il dato, peraltro prevedibile, di un'inflazione a stelle e strisce che continua a correre, adesso l'appuntamento con le principali istituzioni bancarie internazionali (Fed, BCE, BoJ, BoE) diventa più che mai cruciale per capire le prossime mosse in materia di politica monetaria. Nello specifico gli appuntamenti si snoderanno durante tutta la settimana e per la precisione: mercoledì si avrà la conferenza stampa della Federal Reserve, giovedì quella della BCE e della BoE e venerdì conosceremo le decisioni della banca centrale giapponese. Ma la settimana si dimostra subito interessante anche per la lunga agenda fitta di interessanti appuntamenti sul fronte dei dati macro.
Lunedì: uno sguardo alla Germania
Il primo giorno della settimana offre un interessante spaccato sulla situazione dell'economia tedesca con i prezzi all'ingrosso di novembre. Estremamente importanti, però, risultano anche gli ordini macchinari core di novembre in Giappone e, sempre dal Sol Levante, i dati dell'indice Tankan, l'indice che delinea l'andamento dell'economia giapponese, sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi.
Martedì: attese divise tra USA e UE
Martedì, invece, gli analisti vedranno le proprie attese equamente distribuite su entrambe le sponde dell'oceano. Infatti, per il Vecchio Continente ci sarà la pubblicazione dei numeri sulla produzione industriale di ottobre mentre per gli USA, quella dei prezzi alla produzione di novembre. Da citare anche il tasso di disoccupazione (ottobre) e le richieste dei sussidi di disoccupazione (novembre) per la Gran Bretagna. Ultimo dato, ma primo per questioni di fuso orario, la produzione industriale giapponese di ottobre.
Mercoledì: il giorno dell'inflazione
Come anticipato in apertura, questa sarà a prima giornata in cui entreranno in scena le banche centrali con l'appuntamento dedicato alla Fed statunitense. Ma guardando ai dati specificatamente macro, un primo contributo estremamente interessante arriva dall'inflazione di novembre per: Francia, Spagna, Italia e Gran Bretagna. Per quest'ultima, inoltre, arriveranno anche i prezzi alla produzione di novembre. Interessanti novità anche dalla Cina che, sempre su novembre, conoscerà i risultati sul proprio tasso di disoccupazione, sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale. Volendo restare in Asia, in Giappone, invece, sarà la volta dell'indice servizi di ottobre. Facendo un salto a Washington, invece, si conosceranno, oltre alle vendite al dettaglio di novembre, anche i prezzi import/export, sempre di novembre, e, per ottobre, le vendite e le scorte all'industria. Su dicembre, invece, saranno focalizzati i dati del report curato dalla Fed, dell'Empire State Index e quelli dell'indice NAHB riguardante la fiducia dei costruttori statunitensi sulle vendite delle case nuove. Ultima nota: i dati settimanali su scorte di petrolio e richieste mutui.
Giovedì: attenzione agli USA
Oltre alle notizie in arrivo dalla banca centrale inglese, saranno soprattutto gli Stati Uniti ad attirare l'attenzione degli analisti. In particolare per la lunga agenda che li riguarda. Infatti dagli USA arriveranno nell'ordine: permessi edilizi, produzione industriale e apertura cantieri (novembre),PhillyFed (dicembre) e i dati settimanali sulle richieste dei sussidi di disoccupazione e sugli stoccaggi gas.
Venerdì: focus Europa
Il focus della giornata, oltre alle decisioni che prenderà la Bank of Japan, sarà definito dall’inflazione europea a novembre, con l’Europa che vedrà la pubblicazione anche del dato sulla produzione costruzioni di ottobre. Berlino, inoltre, conoscerà lo stato del suo indice IFO di dicembre e quello dei suoi prezzi alla produzione a novembre. Ma tra le grandi potenze europee non sarà la sola protagonista della giornata. Infatti a Londra saranno svelati i risultati delle vendite al dettaglio di novembre.
Articolo a cura di Rossana Prezioso
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