Dopo l’ultima giornata di caos, i mercati adesso devono fare i conti con il ritorno della paura Covid e delle sue varianti. Intanto il calendario macro presenterà nei prossimi giorni una serie di dati particolarmente importanti non solo per l’economia internazionale (un esempio su tutti il settore lavoro in USA) ma anche per quella italiana con il PIL del terzo trimestre. Inoltre saranno di scena rilevazioni riguardanti la fiducia di imprese e consumatori ma anche alcuni PMI. Il tutto mentre ci sarà una panoramica sui prezzi al consumo (dato provvisorio ) e alla produzione di alcune importanti nazioni europee. In tutto questo, Roma vedrà pubblicato il suo PIL. Ma procediamo con ordine.
Lunedì: un exploit sui prezzi e non solo
Sarà lunga la lista degli appuntamenti che inaugureranno la settimana. Per motivi di fuso orario sarà il Giappone ad inaugurare la settimana con le vendite al dettaglio di ottobre. Seguiranno: prezzi al consumo in Spagna e Germania (novembre) prezzi alla produzione in Italia (ottobre) M4 e crediti al consumo in Gran Bretagna (ottobre), fiducia di consumatori, imprese ed economia nell’Eurozona (novembre). Infine dall’altra parte dell’oceano arriveranno l’indice Fed di Dallas e la vendita di case in corso, rispettivamente di novembre e di ottobre.
Martedì: giornata divisa tra PIL e inflazione
Ancora il Giappone tra i primi attori in scena con il tasso di disoccupazione e la produzione industriale (entrambi di ottobre). In Europa, invece, saranno nazioni come Francia e Italia ad occupare la scena. Infatti per Parigi sarà la volta di conoscere i prezzi al consumo (dato provvisorio di novembre) e alla produzione (ottobre), oltre al PIL del terzo trimestre. Quest’ultimo dato, oltre a quello sui prezzi al consumo di novembre (dato provvisorio) riguarderà anche l’Italia. Sempre l’Italia, conoscerà il suo fatturato dei servizi del terzo trimestre. Al centro, invece, le vendite al dettaglio spagnole (ottobre) e il tasso di disoccupazione tedesco (novembre). E ancora, per l’Eurozona, i prezzi al consumo di novembre (dato provvisorio). Per quanto riguarda l’economia a stelle e strisce, invece, grande attesa per l’indice FHFA dei prezzi delle case e l’indice S&P Case Shiller entrambi di settembre. Ultima nota dagli USA: fiducia consumatori di novembre.
Mercoledì: Asia e USA nel mirino
I protagonisti della giornata saranno Cina e Giappone, rispettivamente con il PMI manifatturiero e il PMI Caixin, sempre manifatturiero (entrambi di novembre). La Germania, invece, vedrà pubblicati le sue vendite al dettaglio di novembre così come, sempre su novembre, ci sarà il PMI manifatturiero dell’Eurozona. Lunga l’agenda statunitense con molti dati macro interessanti riguardanti, ad esempio, il settore lavoro con gli occupati ADP di novembre. Su novembre saranno misurati anche il PMI manifatturiero e l’ISM manifatturiero. Tra i dati settimanali ci sono le richieste di mutui e le scorte di petrolio. A finire: le spese costruzioni di ottobre.
Giovedì: occhio al mondo del lavoro
Il Vecchio Continente torna a farsi sentire. Nella giornata di giovedì, infatti, alzerà il velo sul tasso di disoccupazione e sui prezzi alla produzione, tutti di ottobre. Ma il mondo del lavoro sarà al centro dell’interesse anche per altre nazioni. In particolare per il tasso di disoccupazione in Italia (ottobre) e per la disoccupazione a novembre in Spagna. Guardando agli USA sarà interessante conoscere il Challenger licenziamenti di novembre e i dati settimanali di richieste sussidi di disoccupazione e stoccaggi gas.
Venerdì: disoccupazione USA e non solo
Ancora una giornata intensa in questa settimana ricca di appuntamenti, a cominciare dal PMI di novembre Caixin servizi per la Cina. Dopo un’occhiata veloce alla produzione industriale francese di ottobre, sarà la volta, in questo caso per l’Eurozona dei dati su PMI servizi e composito (novembre) e vendite al dettaglio di ottobre. Ricca l’agenda statunitense con tasso di disoccupazione e variazione occupati (entrambi di novembre). E ancora: PMI servizi e composito (novembre), ISM non manifatturiero (novembre) e infine il dato macro sugli ordini all’industria di ottobre.
Articolo a cura di Rossana Prezioso
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