Prezzi al consumo e alla produzione in primo piano per tutta la settimana. Questa, in estrema sintesi, la panoramica principale che vede, tra le altre cose, la produzione industriale di Roma e Londra ma anche, per quest’ultima, il PIL del terzo trimestre.
Lunedì: si parte con il Vecchio Continente
Agile, per non dire scarna, l’agenda di inizio settimana. Sotto i riflettori ci sarà l’Europa con l’indice Sentix di novembre. Da citare, per il Giappone, anche il Leading Indicator di settembre.
Martedì: entra in pista la Germania
Se molte nazioni conosceranno le proprie partite correnti di settembre (tra queste Giappone e Francia con quest’ultima che vedrà pubblicata anche la sua bilancia commerciale sempre di settembre), sarà l’indice ZEW tedesco di novembre ad attirare l’interesse degli operatori. Ma a proposito di bilancia commerciale, anche Berlino vedrà pubblicati i risultati di settembre. Dagli USA, infine, sono da sottolineare i prezzi alla produzione di ottobre.
Mercoledì: torna la Cina ma l’interesse è per gli USA
Torna finalmente la Cina sul panorama internazionale con i prezzi alla produzione e al consumo, entrambi di ottobre. Ma lo stato dell’inflazione di ottobre sarà anche argomento per la Germania che li vedrà pubblicati nella stessa giornata. Ma questa sarà l’occasione anche per l’Italia di conoscere lo stato della sua produzione industriale di settembre. Il dato del giorno, però, saranno sicuramente i prezzi al consumo di ottobre statunitensi. Sempre dagli USA, sono da segnalare le scorte all’ingrosso di settembre e, tra i dati settimanali, le richieste mutui e le scorte di petrolio.
Giovedì: ed ecco Londra
Londra su tutti con una serie di dati macro estremamente importanti. Nello specifico: produzione industriale e bilancia commerciale beni (entrambi di settembre) ma soprattutto il PIL del terzo trimestre. Per gli USA soltanto dati settimanali: stoccaggi gas e richieste sussidi di disoccupazione.
Venerdì: e si chiude con l’Europa
Per il Vecchio Continente si avrà la produzione industriale di settembre. Guardando alle singole storie è da citare l’inflazione spagnola di ottobre. In chiusura ci sarà la fiducia consumatori di novembre secondo l’UNiversità del Michigan.
Articolo a cura di Rossana Prezioso
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