Dopo una FED inaspettatamente aggressiva, seppure ancora in linea teorica visto che eventuali rialzi sarebbero rimandati ben oltre questo anno, arrivano i dati PMI a occupare la scena dei prossimi giorni. Ma non solo loro. Infatti saranno molto interessanti anche sul PIL di molte nazioni europee (oltre che degli USA) e alcuni dati sul mondo dell’occupazione.
Lunedì: solo USA
Quello che si prospetta è un inizio settimana all’insegna della frugalità sul fronte dei dati macro. Infatti l’unico degno di nota è l’indice CFNAI di maggio in arrivo dagli USA.
Martedì: qualche notizia dall’Italia
Il secondo giorno della settimana vedrà un certo interesse per l’Europa e per l’Italia. In particolare nel secondo caso di potrà vedere il risultato di aprile del fatturato all’industria tricolore. Dell’Europa, invece, si conoscerà la fiducia dei consumatori di giugno. Per gli USA altri risultati, nello specifico quelli riguardanti l’indice FED di Richmond (giugno) e l’indice case esistenti (maggio).
Mercoledì: il giorno dei PMI
Ed ecco il giorno dei PMI di giugno. I dati, tutti preliminari riguarderanno Europa (servizi, composito e manifatturiero), USA (servizi e manifatturiero) e Giappone (manifatturiero). Quest’ultimo alzerà il velo anche sul Leading Indicator di aprile. Dall’altra parte dell’oceano, invece, oltre alle partite correnti del primo trimestre sarà l’occasione per vedere i dati settimanali sulle richieste di mutui e sulle scorte di petrolio.
Giovedì: il giorno del PIL
Prodotto interno lordo del primo trimestre in Spagna, e non solo. Gli USA non potevano mancare nella carrellata. Per la Germania sarà il momento dell’indice IFO di giugno mentre, restando in Europa, è da segnalare la fiducia alle imprese (giugno), in Francia. Nel pomeriggio (ora italiana) vendite e scorte all’ingrosso e ordini di beni durevoli (tutti su maggio) per gli USA che vedranno pubblicati anche, oltre al già citato dato del PIL, le richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione.
Venerdì: occhio alla Germania
Interessanti novità dalla Germania con l’indice GFK di luglio. L’Italia cala il tris con: fiducia consumatori e imprese (giugno) e bilancia commerciale extra UE (maggio). Per l’Eurozona ci sarà il dato sull’M3 di maggio mentre dagli USA: redditi e spese personali di maggio e, per finire, la fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan.
Articolo a cura di Rossana Prezioso
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